Craxi vent’anni dopo: il ricordo al MIC

Craxi vent’anni dopo
Craxi vent’anni dopo

Sono i giorni del ricordo di Bettino Craxi in occasione del ventennale della sua morte. La Cineteca ha scelto di ricordare l’ex leader socialista con una serie di corti e mediometraggi, a partire dal documentario di Paolo Pillitteri dal titolo Milano o cara del 1963, sceneggiato anche da Craxi, sull’integrazione dei migranti meridionali nella metropoli.

 

La proiezione si svolgerà domani alle 18.00 al MIC, in viale Fulvio Testi 121. Seguiranno un altro lavoro di Pillitteri, il corto Bambini della città su scuola e impegno del Partito Socialista e una serie di estratti dai Cinegiornali Ciak dal 1982 al 1986, con inaugurazione della Fiera di Milano ’86, e riprese del diciannovesimo congresso del Psdi.

Intanto prosegue il dibattito sull’opportunità di dedicare a Craxi un luogo di Milano. «E’ arrivato il momento, a vent’anni dalla sua morte, di rompere questo muro di silenzio e avviare una nuova stagione di riflessione sulla vita e sull’impegno di uno dei più grandi statisti che il nostro Paese abbia avuto: Bettino Craxi. Un’occasione preziosa per superare le ambiguità e le semplificazioni di questi anni e per colmare una lacuna politica – scrive in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera e consigliere comunale a Milano -. È doveroso proporre, come già fatto in passato dal gruppo consiliare di FI, un riconoscimento simbolico a Craxi, affinché venga dedicato alla sua memoria uno spazio di Milano. Di questo impegno chiediamo sia protagonista il Comune, per superare una volta per tutte atteggiamenti strumentali e chiusure ideologiche».

L’ipotesi più probabile è che venga installata una targa vicino all’abitazione dove viveva Craxi in via Foppa. Anche per il sindaco Giuseppe Sala «potrebbe essere una soluzione, ma tutto deve essere preceduto da un dibattito. Perché dobbiamo lasciare che il dibattito avvenga attraverso un film o un libro e non attraverso il protagonismo della politica?».

Craxi vent’anni dopo
Craxi vent’anni dopo