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20. 04. 2024 01:58

Europei, Milano si tinge di azzurro: esplode la gioia per la conquista della finale

Una sofferenza lunga 120 minuti più calci di rigore: l'Italia strappa la finale e a Milano inizia la festa

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Ancora una volta tutti davanti al maxi schermo. Ieri sera nelle strade di Milano dominava un surreale silenzio: fino all’ultimo rigore calciato da Jorginho gli occhi della città erano inchiodati su un pallone. Quel pallone che ci porterà alla finale di un Europeo nove anni dopo l’ultima volta.

La gioia per le strade di Milano

La semifinale di ieri sera è stata indubbiamente la partita più difficile per gli uomini di Mancini. I giovani terribili di Luis Enrique sono i degni eredi di quella generazione di “furie rosse” capace di dominare il calcio mondiale nell’ultimo decennio. Ed infatti il copione non è stato diverso neache ieri sera.

La Spagna ha tenuto il pallino del gioco per circa 100 minuti con un estenuente possesso palla. Per la prima volta nell’Europeo il centrocampo di Mancini si è sentito non all’altezza, ma la squadra ha dimostrato di saper essere “italiana” anche in queste situazioni: soffrire e colpire alla prima occasione.

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E così è stato. Al ’60 Chiesa accende le speranza italiane. Durano purtroppo solo venti minuti, giusto il tempo che il solito Morata riporti il punteggio in equilbrio. Dopodiché una sofferenza lunga tutti i supplementari. Nonostante ciò l’Italia stringe i denti e cerca di colpire con le ultime forze quando può: viene annullato anche un gol a Berardi in netto fuorigioco.

Infine la lotteria dei rigori, un momento mai troppo fortuna nella storia degli azzurri a partire da quel fatidico calcio di rigore sbagliato da Roberto Baggio nel ’94. Questa volta però la storia è diversa. Dopo il primo rigore sbagliato da Locatelli, l’Italia non sbaglia più. Morata invece si fa ipnotizzare da Donnarumma e lascia decidere la semifinale all’ultimo tiro di Jorginho.

Rete! L’Italia torna in finale e quel surreale silenzio milanese si trasforma in una gioia unica. La Darsena è piena di gente, di bandiere. Tutti si ritrovano uniti sotto un unico tricolore. Continua così il sogno azzurro verso l’atto finale di Wembley, dove ci attenderà la vincente di Inghilterra-Danimarca.

 

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