Ieri il presidente della Repubblica Mattarella ha affidato l’incarico a Mario Draghi di formare un nuovo governo. Sono partite così immediatamente le consultazioni per capire se sia possibile raggiungere una maggioranza pronta a sostenere l’esecutivo istituzionale. Tra le file dell’opposizione il confronto più atteso è quello con il segretario della Lega Matteo Salvini.
Le dichiarazioni. «Ridare la parola agli italiani resta la via maestra – ha affermato Salvini -. Se Draghi dirà che si andrà a votare tra due anni è chiaro che noi non potremo votare lui. Anche perché non è vero che non si possa andare alle elezioni».
Matteo Salvini, quindi resta fermo sulla linea del voto il prima possibile. «Questa primavera voteranno venti milioni di italiani, a Roma, Milano, Torino, Bologna e così via – ha aggiunto il leader della Lega in un’intervista a La Stampa -. Di una cosa però sono certo. Il centrodestra è compatto e continuerà a muoversi come ha fatto finora: tutto insieme. E comunque ci vuole un governo politico, basta con i tecnici. Io sono il segretario del primo partito della coalizione e del Paese e ai miei alleati ho detto: andiamo ad ascoltare quel che Draghi ci dirà, valutiamo e troviamo una posizione comune. Questo è il mio obiettivo. Ma ne parleremo dopo che avremo incontrato Draghi. Farlo prima è inutile».
Il prossimo anno scadrà il mandato di Mattarella. Così Salvini si è lasciato scappare una battuta anche sul prossimo candidato al Quirinale. «Da un punto di vista legale, Berlusconi è perfettamente eleggibile – ha sottolineato Salvini -. E da quello politico è molto meglio lui di molti altri. Quanto alle voci di strategia con Renzi per far cadere Conte, ma figuriamoci, sono tutte leggende. Con Renzi non abbiamo concordato alcunché».