In via Santa Sofia a Milano si sono verificati ancora una volta dei cedimenti strutturali nei palazzi dovuti al cantiere della M4. Le cantine di due palazzine sono sprofondate di un metro e mezzo. Un crollo simile si era già verificato nel mese di giugno.
Il crollo. Tutti gli inquilini delle due scale sono stati evacuati per precauzione dai vigili del fuoco. Al termine delle verifiche gli inquilini della scala B sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni, mentre quelli della scala A, quella più vicina alla strada, hanno passato la notte fuori.
Sono ancora da spiegare i motivi del cedimento. Ieri non si è svolta alcuna attività di scavo, ma solo alcuni lavori in superficie con un macchinario, che secondo il presidente di M4 Spa Fabio Terragni generava «le stesse vibrazioni di un trapano».
Nel frattempo il giornalista Klaus Davi, residente nella palazzina evacuata ha promesso di intentare una causa contro M4 Spa chiedendo due milioni di euro di risarcimento. «I danni morali e fisici e i disagi creati sono sotto gli occhi di tutti – ha affermato Davi -. Non è escluso che nel corso delle investigazioni che i legali stanno facendo ci siano altri responsabili che citeremo in giudizio. Fatto sta che anche questa notte dormiremo fuori e non ci vogliono neppure pagare l’albergo. Uno schifo».