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18. 04. 2024 22:23

Milano, il Comune lancia una nuova manovra “anti crisi”

Palazzo Marino studia una nuova manovra fiscale: tutti i provvedimenti

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Il Comune di Milano è pronto ad attuare una nuova manovra anti crisi. I due provvedimenti principali prevedono un ulteriore sconto della variabile Tari per le attività commerciali chiuse nei mesi del lockdown (si passa dal 20% al 40%) e l’innalzamento della soglia di esenzione dell’addizionale Irpef, il quale a sua volta passerà da 21 a 23 mila euro.

Sconto Tari e Irpef per dare respiro alle attività milanesi

Lo sconto sulla Tari è stato un provvedimento presentato ieri dalla maggioranza in consiglio comunale. L’emendamento sarà discusso nelle prossime sedute e quasi sicuramente sarà approvato con buona pace dell’assessore al Bilancio Roberto Tasca, che avrebbe evitato volentieri tale manovra. Infatti lo sconto Tari costerà alle casse di Palazzo Marino, già in rosso, ben 16 milioni di euro.

Allo sconto si aggiunge anche la sospensione della Tarig, la tassa giornaliera sui rifiuti, per le nuove occupazioni di suolo pubblico destinate ai tavolini e sedie di bar e ristoranti sui marciapiedi.

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«Era un obiettivo importante che siamo riusciti a perseguire — spiega Barberis, capogruppo Pd in Comune — e che risponde con forza alle grandi difficoltà che moltissime attività commerciali stanno affrontando. Una scelta non scontata viste le difficoltà finanziarie del Comune ma fortemente voluta dalla maggioranza».

Palazzo Marino investirà 30 milioni di euro per la manovra

Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, l’imposta locale sul reddito, l’innalzamento della soglia di esenzione è stata voluta direttamente dalla Giunta: era uno dei tanti punti contenuti nel programma elettorale di Sala. Tuttavia non si arriverà ai 25.000 euro promessi, ma il limite si fermerà a 23.000.

manovra fiscale tari addizionale irpef

«Non arriviamo a 25 mila euro di esenzione ma credo che il motivo sia comprensibile a tutti – spiega Tasca -. Ritengo che sia un’ulteriore testimonianza della coerenza di questa amministrazione. Sulla base delle stime delle dichiarazione dei redditi passate avevamo calcolato il passaggio di 55 mila contribuenti sotto la soglia di esenzione. È chiaro che con l’effetto Covid l’esenzione probabilmente riguarderà più persone rispetto a quelle stimate negli anni passati. E siccome la misura è sui redditi del 2020 lo sapremo con più precisione solo dopo la dichiarazione dei redditi».

Anche questo provvedimento costerà alle casse comunali altri 15 milioni di euro, ma permetterà di estendere la platea di cittadini esenti di un altro dieci percento, stimato in circa 55.000 contribuenti.

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