La rete “No Cpr” lancia l’allarme: secondo le indiscrezioni il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di via Corelli riaprirà a metà ottobre.
Il comunicato. «Seguendo le tracce, i movimenti in corso, i bandi che la Prefettura ha pubblicato siamo certi dell’apertura a ottobre e abbiamo deciso di non tacere – si legge in un comunicato della Rete No Cpr -. Noi denunciamo che in un periodo che vede le vite di tutte e tutti sconvolte dalla pandemia da Covid 19 il progetto di aprire il lager di via Corelli è andato avanti. Presto giungerà a compimento, come già ci era stato annunciato nell’incontro che abbiamo avuto con la Prefettura a giugno. Sarà una struttura che potrà detenere 150 persone private dei più elementari diritti umani senza aver commesso alcun reato».
La rete ha organizzato per il 2 ottobre un presidio davanti alla Prefettura. «Denunciamo – prosegue il comunicato – la scelta politica compiuta da questo Governo e dalla ministra Luciana Lamorgese: nessuna discontinuità con le politiche razziste e repressive del suo predecessore Matteo Salvini».
Anche l’assessore alla Sicurezza De Corato sembra confermare la riapertura. «Secondo quanto riportato da notizie di stampa – ha affermato -, tra qualche giorno, a fine settembre, verrà finalmente aperto il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di via Corelli a Milano, con buona pace di Majorino e Rabaiotti che ne avrebbero voluto fare un centro di accoglienza per migranti».