Arresti domiciliari per quattro agenti della polizia locale di Milano, accusati a vario titolo dei reati di peculato, abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale commessi dal pubblico ufficiale, gli ultimi due capi aggravati dalla finalità di occultare un altro reato e di assicurarsi profitto, prodotto e impunità e favoriti dalla dolosa induzione in errore dell’ufficiale di polizia giudiziaria responsabile dell’intero Nucleo contrasto stupefacenti, all’interno del quale operavano i quattro vigili all’epoca dei fatti. Gli agenti avrebbero sottratto importanti somme di denaro durante perquisizioni a persone accusate di spacciare e detenere droga.
Operazione congiunta. Gli arresti sono stati eseguiti da Polizia di Stato e Polizia Locale al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip Guido Salvini su richiesta del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e del sostituto procuratore Elio Ramondini.
Origine. Le indagini sono partite in contemporanea alla diffusione di alcuni servizi della trasmissione tv Le Iene dell’ottobre 2020, a seguito dei quali il Comando polizia locale aveva già disposto in via cautelativa il trasferimento dei quattro dipendenti ad altri uffici con competenza di natura amministrativa. Nel corso di quei servizi sono state raccolte le testimonianze di alcuni cittadini italiani e stranieri che hanno dichiarato di essere stati vittime di abusi da parte di operatori del Nucleo Contrasto Stupefacenti durante attività di polizia giudiziaria. In particolare dalle loro dichiarazioni è stato delineato un sistema invalso all’interno del gruppo finalizzato a sottrarre importanti somme di denaro nel corso delle attività di perquisizione finalizzate alla ricerca di droga. In un caso le informazioni rese dalla vittima sono state supportate anche da documentazione audio-video. Le Forze di Polizia delegate hanno pertanto proceduto all’approfondita analisi di tutto il materiale nella disponibilità della produzione Mediaset e l’hanno sequestrato, assieme ai video di una delle persone che aveva denunciato i fatti in tv. Nei confronti dei quattro arrestati e di altri tre agenti all’epoca appartenenti al Nucleo, anch’essi indagati per le stesse fattispecie di reato, sono state eseguite le perquisizioni in concomitanza con l’esecuzione delle misure cautelari.
