La protesta contro la DAD continua così come le nuove occupazioni degli istituti milanesi. Oggi è stata la volta del liceo classico Parini che si trova in centro città a due passi dal quartiere Brera, oltretutto nella stessa via in cui vive il sindaco Sala.
Occupazione. Gli studenti si sono presentati all’ingresso della scuola intorno alle 8 e hanno tentato di entrare all’interno. Nessuno ha opposto resistenza, così hanno potuto occupare facilmente il liceo.
«È stato certamente un ingresso pacifico – racconta Alessandro ai microfoni di Mi-Tomorrow -. Non abbiamo assolutamente interrotto le lezioni in DAD che i professori stavano svolgendo nelle aule, ma ci siamo sistemati al primo piano distanziati e dopo esserci messi d’accordo con i bidelli e la dirigenza. Durante la mattina abbiamo seguito anche noi le lezioni nel cortile della scuola, per poi ripararci all’interno a causa del freddo. Nel pomeriggio faremo un’assemblea per discutere su come organizzarci nei prossimi giorni. Il nostro intento è di fare lezioni di didattica alternativa in presenza. Vedremo se gestirle diretttamente noi o chiamare degli esterni. Discuteremo anche di questo con la dirigenza della scuola».
Il preside del liceo Massimo Nunzio Barrella ha deciso di rimanere nell’edificio con i ragazzi per tutelare la loro sicurezza. «In queste settimane per loro c’è un problema di natura psicologica ancora prima che di didattica, c’è un’esasperazione che i ragazzi hanno raggiunto per mancanza di relazioni – ha spiegato -. C’era stata l’illusione del rientro l’ 11 gennaio, noi eravamo pronti ma non siamo rientrati e questo ha gettato tutti nello sconforto. Io sono il primo che vorrei rientrare a scuola con i ragazzi ma ci sono decisioni politiche da rispettare»