Tra le tante voci che si sono sollevate per sottolineare la situazione emergenziale in cui si trovano gli ospedali milanesi, c’è anche quella di Maurizio Viecca, primario di cardiologia del Sacco.
Sistema al collasso. «Gli ospedali di Milano sono al collasso – racconta Viecca -, non c’è più posto per i pazienti. Avanti così, si rischia di morire in ambulanza o in casa, come accadeva in primavera».
Il problema principale non sarebbe la mancanza di posti in ospedale, ma piuttosto la carenza di personale. «La crisi degli ospedali non dipende tanto dai posti liberi o meno – aggiunge il primario -, ma dalla mancanza di personale. Tanti operatori sanitari si sono ammalati, in percentuali che in primavera non si era riscontrate perché a Milano il virus circolava meno».
Per tale motivo è necessario adottare immediatamente nuove soluzioni in grado di evitare scenari peggiori. «Occorre immediatamente ridurre i contatti, sui mezzi pubblici anzitutto – propone -. Si deve aprire l’Area C a Milano, si devono utilizzare pullman privati a uso turistico».