L’eredità dell’hotel Michelangelo sarà raccolta dalla Residenza Adriano, struttura all’estrema periferia nord est che ospiterà i quarantenati che non potranno restare in isolamento nelle proprie abitazioni.
La struttura. L’edificio è una Rsa conclusa negli ultimi mesi e mai inaugurata. Si compone di 70 camere doppie ad uso singolo e 17 appartamenti per piccoli nuclei familiari. A gestirlo ci sarà il gruppo Proges, lo stesso del Michelangelo. La struttura entrerà in funzione la prossima settimana dando un importante contributo per rompere la catena dei contagi all’interno delle famiglie e per alleggerire i malati nelle corsie degli ospedali.
«Abbiamo preso spunto dall’esperienza del Michelangelo per attivare il nuovo intervento che contiamo possa dare sollievo ad un territorio nuovamente e pesantemente attaccato dalla pandemia – ha spiegato il direttore della Rsa, Andrea Casiraghi – . Il nuovo polo è uno dei pilastri dei piani di rinascita del quartiere Adriano. Sono serviti 15 milioni di euro, e due anni di lavoro, per trasformare un edificio per anni abbandonato in un «community center» da ottomila metri quadrati su tre piani».
Particolarmente soddisfatto dell’iniziativa anche l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran: «Era uno degli immobili abbandonati più critici della città al punto che pensavamo l’unica strada fosse abbatterlo. Invece, anche grazie al finanziamento comunale e statale delle altre opere pubbliche della zona, abbiamo trovato un operatore molto serio, Proges, che l’ha acquisita e recuperata».