8.1 C
Milano
23. 04. 2024 11:58

Milano, scuole e trasporti: i nodi della prossima zona gialla

Road map delineata verso la ripartenza che, dati permettendo, scatterà da lunedì 26 aprile

Più letti

Anche Milano ha cominciato comincia il suo percorso verso la normalità dal 26 aprile, se i dati confermeranno uno scenario da “zona gialla”. Si tratta dell’inizio della road map che porterà gradualmente alla ripartenza di ristoranti, teatri, palestre, stabilimenti e fiere, lungo un percorso che terminerà a luglio.

Riaperture. Tra i primi a ripartire saranno i ristoratori: in zona gialla, dal 26 aprile a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all’aperto e dal primo giugno si mangia nei ristoranti al chiuso solo a pranzo. Contemporaneamente – sempre in area gialla – riapriranno a cielo aperto teatri, cinema e spettacoli mentre per i musei sarà possibile accogliere i visitatori anche al chiuso, così come per gli spettacoli che avranno i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti-contagio.

E dal 15 maggio sarà consentita l’attività nelle piscine scoperte e probabilmente negli stabilimenti balneari. Anche se fin dall’entrata in vigore del decreto saranno possibili gli sport all’aria aperta, sarà permesso frequentare le palestre al chiuso soltanto dal primo giugno. A luglio sarà la volta delle fiere, delle terme e dei parchi tematici.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Tempi della città. Con la sempre più probabile zona gialla dal 26 aprile Milano dovrà fare i conti anche con la ripartenza di tutte le scuole in presenza. Si tornerà sostanzialmente alla situazione dello scorso settembre, quando bambini e ragazzi di ogni ordine e grado si troveranno finalmente in classe con i propri compagni.

Il che si tradurrà in una maggiore mobilità, ma con un sistema di trasporto pubblico ancora fermo alla capienza massima del 50%. Ad occuparsi del coordinamento sarà il Prefetto, Renato Saccone, insieme a Comune, Città metropolitana, Provveditorato e Atm. In questo quadro si chiederà alle aziende private di ritardare l’ingresso in ufficio alle 9.30 o alle 10.00 per una sorta di “via libera” sui mezzi pubblici ai circa 42mila studenti delle superiori.

Il rischio, in caso di cortocircuito degli orari, è quello di un’affluenza troppo elevata con i tornelli di ingresso in metrò che dovranno essere bloccati. L’obiettivo, dunque, sarà quello di «alleggerire» al massimo la fascia oraria 7.00-9.00 per offrire agli studenti una “corsia preferenziale” sui mezzi pubblici.

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...