I test “drive-in” sono nati con l’intento di velocizzare le procedure di controllo, in particolar modo per far fronte alla domanda che sarebbe sorta con la riapertura delle scuole. Purtroppo al momento i genitori continuano a lamentare code addirittura fino ad 8 ore per sottoporre i propri figli al tampone.
I casi. Le lamentele arrivano da diversi ospedali del milanese. Nelle ultime settimane la richiesta di test ha subito un’impennata verso l’alto ed ora gestire le domande sta diventando piuttosto difficoltoso.
«Dovevano aspettarselo – protesta una madre -. Così è inaccettabile: ci sono tre chilometri di coda, come si può tenere un bambino in macchina con la tosse e la febbre per così tante ore?».
Il disagio non risparmia chi ha provato a presentarsi dietro appuntamento. «Lo avevo preso per mia figlia al San Paolo – racconta un’altra mamma -. Arrivata lì, mi hanno detto che l’attesa era dalle 6 alle 8 ore e mi hanno consigliato di venire qui al San Carlo, ma la situazione è la stessa».