Una domenica che entra di diritto nella storia dell’atletica italiana. Gianmarco Tamberi vince la medaglio d’oro nel salto in alto e Marcell Jacobs diventa il primo italiano a vincere una finale olimpica nella specialità dei 100 metri.
Tamberi e Jacobs: due gare da incorniciare
Il primo a gioire è stato Gianmarco Tamberi. Una vittoria sofferta che si è decisa all’ultimo salto di 2 metri e 39. Dopo un percorso perfetto, Tamberi non riesce a saltare l’ostacolo più alto. Per fortuna i suoi avversari non sono da meno. La classifica si chiude a pari punti con Barshim, l’atleta qatariota.
L’arbitro allora ha dato loro la possibilità di decidere l’oro con uno spareggio oppure se aggiudicarsi la medaglio ex aequo. I due atleti hanno optato per quest’ultima opzione con Tamberi, che subito dopo la decisione, si è accasciato al suolo piangendo disperatamente. È stata una vittoria tanto desiderata quanto sofferta: cinque anni fa non aveva potuto partecipare alle Olimpiadi per un infortunio alla gamba.
La freccia Jacobs entra nella storia
Una prestazione senza eguali quella di Jacobs. Dopo una prima falsa partenza che comporta la squalifica dell’americanoRonnie Baker, alla seconda partenza è tutto buono: Jacobs con un poderoso scatta da circa mezzo metro ai suoi avversari chiudendo la gara con il nuovo record europeo di 9 secondi e 80 centesimi. Dietro di lui l’americano Fred Kerley distanziato di 4 centesimi e il favorito De Grasse distanziato addirittura di 9 centesimi.