La Pfizer ha ridotto la distribuzione dei tanto attesi vaccini anti-Covid. A renderlo noto direttamente l’ufficio stampa del Commissario Straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri: saranno 165mila le dosi in meno che arriveranno in Italia.
La situazione. Arcuri si è dichiarato particolarmente infastidito per la decisione definita “arbitraria” e senza preavviso. «Parte della popolazione italiana – ha scritto il commissario -, nei cui confronti si sta effettuando questa prima fase di vaccinazione, è costituita dalle fasce più deboli, come gli ultraottantenni, di regola accompagnati da una o più patologie. Quindi particolarmente esposti al rischio della vita. E per i quali non è immaginabile una sospensione o un ritardo nella somministrazione della seconda dose del vaccino»
Il mancato invio delle nuove dosi comporterà una distribuzione differenziata dei vaccini alle Regioni. Tra le più penalizzate proprio la Lombardia, che insieme all’Emilia-Romagna e il Veneto subirà il taglio più grande: ben 25.000 dosi in meno.