Il coronavirus è ancora pericoloso oppure è “clinicamente morto”? Sul dibattito iniziato nei giorni scorsi con le dichiarazione del dottor Zangrillo del San Raffaele, è tornato anche Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute e rappresentante italiano al Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le dichiarazioni. «Le voci contrastanti dalla comunità scientifica – ha spiegato Ricciardi ai microfoni di Radio 2 – dipendono dal fatto che i medici non sono tutti uguali. Ci sono medici clinici, che curano i pazienti, che sono dei medici importantissimi, che curano effettivamente l’individuo e la persona malata, e medici che sono dei medici che non curano i pazienti ma le organizzazioni, i sistemi. Io faccio parte del secondo insieme. Sempre medici siamo. Il medico che cura il paziente dice agli altri che non sono veri medici, perché non hanno mai visto i pazienti. Gli altri rispondono “ok, ma tu invece non hai il quadro completo della situazione”. I clinici molto spesso tendono a generalizzare la situazione dei pazienti che vedono loro».
Stadi. Incalzato sul tema della ripresa del campionato di calcio, Ricciardi ha affermato che «la riapertura parziale degli stadi è un’ipotesi». Il tutto però non potrà prescindere da un’applicazione ferrea delle norme di sicurezza, anche se «farle rispettare a migliaia di persone sarà difficile».