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19. 04. 2024 17:53

Torre dei Moro, i condomini critici sui contributi straordinari del Comune: «Troppi vincoli. È una mossa elettorale»

Gli inquilini della Torre dei Moro sono particolarmente critici sulla delibera del Comune che prevede contributi straordinari per i residenti. Mirko Berti, rappresentante dei condomini, ha raccontato in esclusiva a Mi-Tomorrow tutti i limiti degli aiuti offerti da Palazzo Marino

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Nella giornata di ieri il Comune di Milano ha deliberato per lo stanziamento di alcuni contributi straordinari dedicati alle famiglie sfollate della Torre dei Moro andata a fuoco lo scorso 29 agosto. Mirko Berti, residente e rappresentante degli inquilini del grattacielo milanese, ha raccontato in esclusiva a Mi-Tomorrow, tutte le criticità della nuova delibera che per il momento lascia i condomini profondamente insoddisfatti.

Torre dei Moro, Mirko Berti: «È necessario legger bene la delibera»

«Il comunicato lanciato dal Comune alle 14,27 di ieri è stato una mossa propagandistica – racconta Mirko Berti -. Si parla di contributi fino a 400mila euro, ma è una cifra impossibile da ottenere. Secondo i parametri della delibera i contributi si riducono al 50% se il reddito familiare supera i 40.000 euro, una cifra irrisoria che in media raggiunge una coppia di lavoratori. In pratica per ottenere tale contributo bisognerebbe essere una famiglia con 4 figli che guadagna meno di 40.000 euro!».

Incendio a Milano, foto Alessandro Marinoni
Incendio a Milano, foto Alessandro Marinoni

Nella delibera si parla anche di contributi mensili e di aiuti immediati fino a 1.500 euro. «I contributi sono previsti per 5 mesi solo per le famiglie con figli, mentre si riducono ha tre per chi non ne ha – prosegue il rappresentante degli inquilini -. Sui famosi 1.500 euro, che rappresentano la cifra massima elargita, è necessario presentare la fattura dell’albergo. Nel caso poi avessimo una copertura assicurativa in grado di coprire tali spese, dovremmo poi addirittura restituire questi “aiuti”. In pratica è un po’ come se il Comune ci stesse offrendo una bellissima vacanza: peccato che a causa dei troppi vincoli la maggior parte delle persone preferirà stare a casa».

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L’incontro con il Comune

Nel pomeriggio di ieri gli inquilini della Torre dei Moro hanno avuto l’opportunità di incontrare i rappresentanti del Comune. «Ieri alle 17,00 abbiamo avuto una riunione con il Comune. Doveva esserci anche Sala, ma così non è stato – aggiunge Berti -. Erano presenti comunque Maran ed altri assessori. Abbiamo chiesto la possibilità di valutare meglio la delibera e poi di fare un comunicato congiunto. Così non è stato ed il Comune ha preferito fare la sua mossa propagandistica in vista delle elezioni».

Il testo redatto da Palazzo Marino parla anche di 400 soluzioni abitative per gli inquilini rimasti senza casa. «Anche su questo punto non ci troviamo in sintonia – sottolinea il rappresentante -. In alcune delle soluzioni proposte dovremmo rivolgerci al sindacato dei condomini per chiedere una deroga e poi trovare un accordo per ottenere gli immobili. Le sembra normale che dopo aver perso tutto debba anche contrattare per una sistemazione? Inoltre gli appartamenti vengono offerti non arredati e su questo punto certamente il Comune non ci viene incontro».

Il futuro della Torre dei Moro

Per il momento il futuro della Torre resta una grande incognita. La settimana scorsa la Procura aveva posto sotto sequestro l’edificio per possibili crolli. «Posso praticamente affermare con certezza che la Torre non si butterà giù – racconta ancora Berti -. È stabile e solida. Necessita però di una grande opera di ristrutturazione e speriamo nel lavoro di qualche grande architetto per renderla certamente un luogo più sicuro. Per i lavori non facciamo affidamento sul Comune e siamo già partiti con una campagna di sottoscrizione per sostenere le spese future».

 

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