Negli ultimi mesi le teorie complottiste sulla diffusione del coronavirus sono cresciute in maniera esponenziale. C’è chi dice sia frutto di un esperimento di laboratorio finito male e chi dice che sia agevolato dalle antenne del “5G“. Propria quest’ultima teoria ha varcato il mondo virtuale per essere applicata nel mondo reale: il piccolo comune di Vermezzo con Zelo ha vietato l’installazione delle antenne telefoniche di ultima tecnologia.
L’ordinanza. Nel documento ufficiale emanato dal comune e firmato dal sindaco Andrea Cipullo si legge testualmente: « Il 5g si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette onde millimetriche, che comportano maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite, in particolare i tessuti umani, e minore penetrazioni nelle strutture solide».
Secondo l’ordinanza non ci sarebbe stato alcun studio preliminare per valutare il rischio sanitario delle onde elettromagnetiche prodotte dalle nuove antenne. Per avvalorare la tesi anti-5g viene citato nel documento comunale anche un presunto studio dello Scheer, un comitato scientifico dell’Unione Europea. Date le premesse quindi il piccolo comune milanese «ordina il divieto di sperimentazione e diffusione del 5g ed installazione delle relative antenne sul territorio comunale applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea».
Le parole del sindaco. Il primo cittadino Cipullo è intervenuto sulla questione attraverso il proprio profilo facebook. «Oggi è stata emanata un’ordinanza che vieta l’installazione di antenne 5G sul nostro territorio comunale. Con questo non vogliamo demonizzare la tecnologia – si legge nel post del sindaco -, ma si tratta di un terreno ancora inesplorato che non desideriamo venga sperimentato a spese del nostro territorio e della nostra comunità».
