Vasco Rossi è Vasco Rossi: 10 perché

vasco rossi
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Dieci motivi per cui Vasco Rossi è Vasco Rossi.

E… Ha un timbro unico, un’interpretazione inconfondibile, l’accento marcato e una serie di intercalari che sono il suo marchio di fabbrica. Proprio per questo, è difficilissimo fare una cover del Blasco

Ridere di te. Si è sempre definito un “uomo del popolo”, un po’ sfortunato, emarginato e talvolta schernito: dopo il diploma in ragioneria, si è iscritto in Pedagogia ma ha abbandonato gli studi a otto esami dalla laurea. Oltretutto è anche interista. Squadra pazza, ma in Champions

Gli spari sopra. Con un nome così importante, non poteva non distinguersi. Fu suo padre a scegliere di chiamarlo Vasco, in ricordo di un amico con cui condivise il campo di concentramento tedesco durante la Seconda guerra mondiale

Non siamo mica gli americani! È raro che cantanti da Oltreoceano prendano a modello i cantautori nostrani e ne creino delle cover. Ma a Vasco è successo. Thelma Houston, artista statunitense, nei primi anni ‘90 ha trasformato Vita spericolata in My life is mine

Nessun pericolo… per te. Quando uscì il singolo Bollicine, inizialmente la Coca-Cola voleva sporgere denuncia. L’azienda cambiò idea, però, quando si rese conto della pubblicità indiretta. Anche il colosso americano si è dovuto arrendere di fronte all’invincibilità del Kom

Colpa d’Alfredo. Grande impegno sociale e sempre schierato contro il razzismo. Proprio per questo, a un concerto del 1987 a Misano Adriatico, fece entrare gratuitamente tutti gli africani d’Italia come provocazione all’ondata d’odio

Liberi Liberi. Nel 1972, insieme ad alcuni amici fondò una radio libera, Punto Radio, dove si trasmettevano artisti “alternativi”. Vasco se ne allontanò quando quella diventò la radio ufficiale del Pci

Vita spericolata. Vasco utilizzò i proventi del tour Bollicine per realizzare un grande sogno nel cassetto: comprare una villetta da poter abitare con la mamma. Alla faccia della tanto professata “vita come Steve McQueen”

Gli angeli. Il 31 ottobre 1979 morì il padre di Vasco. Il rocker decise di esibirsi ugualmente in un concerto e disse a sua madre: «Salgo sul palco e vedo se mi viene voglia di cantare o di piangere. Se piango smetto per sempre, se canto continuo». Per quanto ne sappiamo, ha continuato

Siamo solo noi. Dal 9 maggio 1989 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, nell’elenco dei pubblicisti. Vasco è (anche) uno di noi


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