Un appello perché con preparazione e professionalità si parli di ambiente e delle cause della crisi climatica, ma soprattutto delle soluzioni possibili. L’approccio alla comunicazione gioca un ruolo chiave nell’influenzare la percezione di una minaccia e la capacità di risposta delle persone durante le crisi e le emergenze, ricordando che non basta trasmettere informazioni accurate.
Crisi climatica, cosa dice la comunità scientifica
Lo hanno scritto per il secondo anno consecutivo membri della comunità scientifica per richiamare con forza ad avvertire chiaramente di ogni minaccia alla salute pubblica. Come? Difendendo il diritto all’informazione e diffondendo notizie scientifiche verificate. Senza trascurare l’importanza della gestione delle emozioni che possono alterare la cognizione della realtà.
Si parte da un’evidenza, ossia che giugno 2023 è stato, a livello globale, il più caldo da quando si registrano le temperature, oltre a ondate di calore, alluvioni, siccità prolungate e incendi che per la comunità scientifica sono solo alcuni dei segnali dell’intensificarsi degli impatti dei cambiamenti climatici nei nostri territori.
Crisi climatica, il rapporto delle Nazioni Unite
Nel suo ultimo rapporto, il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (IPCC) ha individuato le emissioni di gas serra prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili le cause principali del cambiamento e indicato le soluzioni prioritarie da adottare: la rapida eliminazione dell’uso di carbone, petrolio e gas, sostituita dalle le energie rinnovabili.
A questo devono aggiungersi politiche di adattamento per proteggere persone e territori da quegli effetti del cambiamento climatico divenuti ormai irreparabili. Imprescindibile la cura del verde.