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Milano
28. 03. 2024 11:02

Presentato il progetto BeviMi: un’app per parlare di acqua e sostenibilità

Arriva nei campus milanesi il progetto BeviMi: meno plastica per un mondo più sostenibile

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Alle 12 di oggi, in contemporanea nelle tre università aderenti al progetto, è stato presentato il progetto BeviMi alla comunità universitaria di Milano: presso gli erogatori d’acqua e gli eco-compattatori, (segnalati da appositi pannelli) i referenti del Progetto BeviMI, i rappresentanti di alcune Associazioni studentesche e di Coripet hanno spiegato alla lunga fila di studenti in attesa di ritirare la propria borraccia il funzionamento dell’App BeviMI e dell’eco-compattatore. Agli Studenti è stata distribuita una sacchetta in cotone contenente la borraccia e un segnalibro con il qr code per scaricare l’app.

Ecco come funziona il progetto BeviMi

Studentesse e studenti, scaricata la nuova app sul proprio smartphone, devono utilizzarla ogni volta che preleveranno acqua dagli erogatori presenti nelle Università. In questo modo, a ogni prelievo l’app BeviMI, in tempo reale, misurerà la CO₂ evitata e la quantità di nuova plastica risparmiata. Un modo per acquisire consapevolezza dell’impatto sull’ambiente generato dalle scelte di consumo quotidiano. L’app, inoltre, permetterà una ‘challenge’ virtuosa tra studentesse e studenti più attenti ai propri consumi.

Una tavola rotonda per ripensare “ecologicamente” l’acqua

Stasera alle 18.00 alla Centrale dell’Acqua di Milano è in programma la “Tavola rotonda – BeviMI: acqua e sostenibilità nei campus universitari“: un confronto tra i delegati alla sostenibilità dei tre Atenei (Stefano Bocchi della Statale, Matteo Colleoni di Bicocca, Eugenio Morello del Politecnico), il Contratto Mondiale Acqua, Coripet ed MM sull’approccio interdisciplinare alla sostenibilità per la promozione di comportamenti responsabili in grado di contribuire alla Transizione ecologica della città di Milano.

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Verranno approfonditi contenuti e metodi della Ricerca interuniversitaria, basata sull’analisi LCA, sull’impatto delle diverse filiere di approvvigionamento di acqua (dalla rete o con bottiglie di plastica) e dei diversi trattamenti del rifiuto di PET (inceneritore, raccolta non selettiva del PET e raccolta selettiva col metodo Coripet “bottle to bottle”).

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