La qualità dell’aria di Milano è tra le più scadenti in Europa. A confermarlo è l’ultimo report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente.
Qualità dell’aria di Milano, nessun miglioramento all’orizzonte
Non è certamente una novità il basso piazzamento di Milano in questa particolare classifica. I risultati dell’ultimo report vedono il capoluogo meneghino al 303° posto su un totale di 322 città prese in esame: il livello di concentrazione di PM2,5 annuo è compreso tra 15 e 25 μg/m3. Un valore tra i peggiori in Europa che non si discosta di molto da quello degli anni precedenti.
L‘inquinamento atmosferico è un problema di tutta la pianura padana. Non a caso troviamo la città di Cremona al penultimo posto in buona compagni poi di Brescia al 315° posto, Pavia (314) e Bergamo (306).
Tra gli elementi che influiscono sulla cattiva qualità dell’aria non troviamo solo il traffico e il riscaldamento, ma anche le emissioni di CO2 prodotte dagli allevamenti intensivi.
«Il carico zootecnico rappresenta una fonte prioritaria di emissioni inquinanti non sarà possibile alleviare il quadro scadente della qualità dell’aria nella nostra regione senza affrontare il nodo della sostenibilità dell’allevamento intensivo – spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Nella prossima Pac occorre prevedere misure che perseguano la riduzione del numero di animali allevati, oltre a mitigare l’impatto della gestione dei reflui di allevamento, supportando gli investimenti agroambientali delle aziende».
