«Verde a Milano? Certo che sì». Parola di Tessa Gelisio, in libreria con 100 green jobs

Tessa Gelisio
Tessa Gelisio

Il nome del suo blog dice tutto: Ecocentrica. Tessa Gelisio, in onda su Italia 1 con Cotto e Mangiato e su Canale 5 con Informa, è un’ambientalista da sempre. Sulle pagine del blog fornisce consigli su come mangiare, vestirsi, vivere in modo ecosostenibile. E, insieme al giornalista Marco Gisotti, ha appena pubblicato la nuova edizione di 100 green jobs per trovare lavoro – Guida alle professioni sicure, circolari e sostenibili (Edizioni Ambiente, 384 pagine a 18 euro). Un volume che contiene anche interventi di diversi professionisti, dall’architetto Paola Marella allo chef Claudio Sadler, fino ai ministri dell’Ambiente Sergio Costa e dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.

 

Cosa è cambiato rispetto alla prima guida pubblicata dieci anni fa?
«Allora eravamo agli albori della green economy. Questa volta abbiamo scelto i 100 lavori più sicuri in assoluto, ovvero quelli per i quali le imprese faticano a trovare personale. Il 70% sono legati alla sostenibilità ambientale».

A chi è rivolta la guida?
«Ai giovani che devono scegliere il percorso formativo. Molte imprese non trovano lavoratori perché la maggior parte degli studenti sceglie corsi creativi o umanistici, che il mercato non richiede. Le imprese hanno fame di ragazzi che escono dagli istituti tecnici o che hanno una preparazione scientifica».

Come avete scelto le cento professioni?
«In base ai dati di Excelsior, progetto di Unioncamere che ogni anno monitora i profili professionali che le imprese cercano. Per ogni settore abbiamo estrapolato i lavori che garantiscono un alto tasso di occupazione e stipendi soddisfacenti. Da questi 100 abbiamo stilato una classifica dei primi 10 per i quali c’è maggior squilibrio tra domanda e offerta».

Qual è quello che l’ha stupita di più?
«Il cuoco. Nonostante per la mia trasmissione Cotto e mangiato abbia un costante rapporto con i cuochi, non immaginavo di trovare questa categoria al secondo posto. Secondo i ristoratori è difficile trovare personale valido e non stiamo parlando di chef stellati, ma di cuochi per ristoranti di tutti i giorni, perché è un lavoro faticoso. Grazie al successo delle trasmissioni televisive di cucina gli istituti alberghieri hanno visto aumentare notevolmente gli iscritti, ma credo che ci vorrà una decina di anni per colmare il divario fra domanda e offerta».

Qual è l’aspetto green di questo lavoro?
“Il cuoco deve saper programmare il menù e acquistare le materie prime in modo da evitare sprechi. In più c’è l’esplosione di ristoranti vegetariani, vegani, a chilometro zero».

Quali gesti fa per aiutare l’ambiente?
«Partirei proprio dalla tavola perché possiamo aiutare il pianeta cambiando il nostro modo di mangiare. Acquisto prodotti di stagione, biologici, non a chilometro zero perché è quasi impossibile, specialmente nel Nord Italia, ma senz’altro italiani. Compro solo da allevamenti estensivi. Se fossi vegetariana o vegana sarei ancora più brava. Inoltre cerco di evitare di acquistare confezioni con imballaggi inutili. Sto facendo analizzare l’acqua di casa per poter mettere il depuratore e utilizzo bottiglie di vetro. Ho scelto un fornitore di energia 100% da fonti rinnovabili e ho messo i pannelli solari sul tetto. Infine, per la la mia igiene e per la pulizia della casa, uso solo prodotti ecobio».

Questi prodotti non sono troppo costosi?
«Per quanto riguarda la cosmesi ci sono diverse fasce di prezzo e quindi ormai sono alla portata di tutti. Per i prodotti alimentari non esiste la fascia bassissima, ma c’è comunque tanta scelta. In qualsiasi supermercato si trovano prodotti bio che a volte costano meno di quelli tradizionali. La carne, invece, costa mediamente di più».

Vive ancora Milano?
«Da due anni mi sono trasferita appena fuori, al Parco agricolo Sud, perché da quando ho preso un cane ho cominciato a sentire il peso della città con il traffico e lo smog. Però mi piace il fatto che Milano sia sempre all’avanguardia su tutto. E poi amo la metropolitana: trovo sia una delle invenzioni più geniali di sempre».

Come si fa ad essere green in una città come la nostra?
«È molto facile perché si può vivere benissimo senza auto, l’elettricità da energie rinnovabili si può avere dappertutto, il biologico si trova ad ogni angolo di strada e non mancano nemmeno negozi di abiti e arredamento green».

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Le 10 professioni più ricercate

1. Chimico verde

2. Cuoco

3. Data analyst/scientist

4. Esperto del marketing ambientale

5. Esperto di acquisti verdi

6 Esperto in gestione dell’energia

7. Guida turistica e naturalistica

8. Installatore impianti di condizionamento a basso impatto ambientale

9. Meccanico industriale

10. Programmatore agricolo della filiera corta

 

Fonte: dati Unioncamere


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