Il giovane cantautore torinese CALI presenta il suo primo singolo ufficiale intitolato Amami così, un mix di sonorità e di stati d’animo
Qual è stata la genesi di questa canzone?
«Amami così è nata spontaneamente, in una giornata abbiamo fatto e registrato tutto, in maniera molto naturale. Abbiamo seguito il nostro sound, senza troppe reference, andando a ripescare dimensioni vicine ai Muse e agli Imagine Dragons, mettendoci sempre qualcosa di nuovo».
Cosa ti rende orgoglioso di questo tuo biglietto da visita discografico?
«Avere un bel riscontro dalla gente è per me la soddisfazione più importante. Un altro motivo di orgoglio è rappresentato dal messaggio che abbiamo scelto di legare al brano: amarsi e volersi bene senza barriere, accettandoci l’un l’altro per quello che siamo».
Amami così ha tutte le carte in regola per diventare la colonna sonora dell’estate di molti ragazzi: in che cosa si potranno riconoscere?
«L’augurio è che le persone possano ritrovare un po’ di sana leggerezza, perché ha un ritornello ritmato che fa ballare. Ovviamente non diventerà mai un tormentone estivo, gioca sicuramente in un altro campionato, però il pezzo può aiutare a sentirci tutti quanti un po’ più liberi, a riflettere e a divertirci con questo cocktail di stati d’animo».
Come immagini questa estate?
«Speriamo di riuscire a tornare sul palco, a cantare tutti insieme, sarebbe veramente bello. Non saprei, non voglio addentrarmi in sogni che magari non si realizzano. Spero anche soltanto in un leggero sblocco generale».