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25. 04. 2024 19:42

La dj Manuela Doriani racconta il suo secondo libro: «Ora mi confesso»

Episodi di vita vera nell'ultimo lavoro letterario dell'artista

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Il tuo secondo libro, Confessioni di una Dj, sembra un romanzo, invece racconta episodi di vita vera. Ti sei mai pentita di questa tua spietata sincerità?
«Sono sempre stata me stessa. Per quasi tutta la mia carriera è stato il mio punto di forza, ultimamente mi sento dire che sta diventando il mio punto debole. A 53 anni ho raggiunto il traguardo più importante: l’equilibrio».

Nel libro ti diverte tantissimo saltare da un episodio all’altro, come se percepissi lo scemare della soglia dell’attenzione del lettore.
«Rispecchia la mia personalità: è il motivo per cui sento questo libro così “mio”. Il concetto di base è proprio quello del “saltare di palo in frasca”: in radio parlo di Covid e di taxi volanti… E poi ammetto di avere una soglia d’attenzione bassissima: un romanzo di trecento pagine con un inizio, uno svolgimento e una fine annoierebbe a morte soprattutto me».

Passi dai consigli su come dormire in treno ai cliché sessuali degli uomini, con la stessa spigliatezza di quando sei on air. Il segreto dell’eterna giovinezza è avere una mente libera?
«È il segreto della felicità, più che altro. Il 99% delle persone che leggeranno i passaggi più “hot” hanno pensato le stesse cose almeno una volta nella loro vita».

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Cito un passaggio del libro: «Milano, se sei capace di tenerle testa, ti da tutto quello di cui hai bisogno per realizzare i tuoi sogni e progetti». Qual è il primo posto della città a cui pensi?
«Penso alla Cooperativa San Filippo Neri. In cucina ci sono quattro “sciure” che farebbero impazzire Chef Rubio. In primavera si mangia sotto il pergolato in un giardino meraviglioso e, a fine cena, il proprietario imbraccia la chitarra e si va di canzoni milanesi fino al coma etilico. Vi aspettavate un club super esclusivo e invece…».

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