I Pazzi, il tuo nuovo singolo, nasce in un momento simbolo.
«L’anno scorso, durante il lockdown, ho messo a fuoco certi sentimenti. Mi sono seduta al pianoforte e dopo aver osservato le persone che vivono nel mio palazzo ho composto il brano. I Pazzi è l’inno del piccolo mondo che si è creato in un piccolo spazio, in una Milano ovviamente ferma come tutto il resto d’Italia. Una situazione che mi ha salvata».
Cosa credi contraddistingua la tua musica?
«Disciplina e libertà sono i binari dentro i quali cerco di spaziare. Un connubio che provo a salvaguardare in tutto quello che faccio».
Sei romana, ma ora vivi a Milano. Che cosa è cambiato?
«Tanto, nel senso che quando scrivo sono condizionata dal contesto in cui vivo. Di Milano amo gli odori, i profumi e il suo lato romantico. Qui ho scritto tante canzoni che rappresentano la mia evoluzione, visto che prima scrivevo in inglese. Per me Milano significa scoperta, ogni giorno»