5.9 C
Milano
25. 04. 2024 07:52

Enrico Nigiotti, un brano nato lontano da tutti: «Ho scoperto l’importanza del tempo»

Il ritorno di Enrico Nigiotti passa da una nuova esperienza umana: è nata così Notti di luna

Più letti

Se rivelassimo che Enrico Nigiotti, un recente passato fra talent e Sanremo, ha deciso di dividersi tra la sua Livorno e Capraia, probabilmente non ci credereste. Eppure è cosi: lontano da tutto e tutti, ha composto un nuovo brano, Notti di luna, fuori oggi. E ha fatto una scoperta fondamentale per il suo percorso artistico, che è entrato in una nuova fase.

Che rapporto si è instaurato con i pescatori di Capraia?
«È stato bello perché si è stretto un rapporto sincero. La mia idea era quella di stare un po’ da solo per scrivere e sviluppare delle idee. Invece è stato proprio l’aver trovato nuovi amici sul posto a generare condivisione e nuova linfa artistica».

In che modo?
«Portandomi con loro in barca a pesca di pescespada, partendo la mattina alle 5.15 e tornando alle 18.30, insegnandomi cose che non sapevo. E che mi hanno dato un sacco di input inediti. In questo modo sono nate le “notti di luna”. E quell’isola è diventata un po’ la mia seconda casa».

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Quindi tutti amici?
«Sì, come se li conoscessi da vent’anni. Perché poi lì il tempo è “altro” rispetto a quello che abbiamo e intendiamo noi, aldilà della vita stessa che è diversa dalla nostra».

Sembra di sentirti parlare di cose che non possono esistere oggi.
«Fai conto che parliamo di un’isola di 130 persone, con il tempo scandito in maniera più lenta. È strano e bellissimo. Sono felice e mi sento un privilegiato a poter vivere con due piedi in due staffe. Ora, attendendo il ritorno alla normalità, mi auguro di poter far coesistere la mia natura un po’ selvatica con la quotidianità del mio lavoro».

In passato scrivevi spesso di “mancanze”. Credi che l’esperienza a Capraia ti abbia regalato una nuova versione del tuo modo di essere?
«Mi ha regalato una versione nettamente più positiva, perché mi ha fatto capire che bisogna aspettare, come quando si va a pescare ma non puoi salpare o non puoi andare a farlo perché c’è il grecale. Oppure quando il traghetto sta arrivando a Capraia, ma non può attraccare e quindi ti tocca tornare indietro. Capita anche di partire da Livorno, poi c’è maraccio, ti fai tre ore e ritorni in dietro. In pratica ti sei fatto una giornata intera in nave, ma non sei riuscito a combinare niente».

Cosa porti e porterai con te di questo scorcio umano e professionale?
«Ho guadagnato tanto da ogni punto di vista, perché ho avuto tutto il tempo per sviluppare le mie idee. Ho capito che non bisogna solo avere delle idee nuove o delle idee per delle nuove cose: bisogna anche avere il tempo. È fondamentale».

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...