Chiusa la parentesi sanremese, Giovanni Truppi è già in viaggio per l’instore tour per presentare Tutto l’universo, antologia al centro dell’appuntamento di Milano – fissato per lunedì 14 febbraio alle 18.30 – a La Feltrinelli Duomo.
Giovanni Truppi a Milano dopo la partecipazione al Festival
Cosa rappresenta il ritorno agli instore?
«Dopo Sanremo li sto vivendo come un momento di rilassamento e di incontro con le persone. Sarà un tour molto libero. Ci sarà improvvisazione. Porterò una chitarra, quindi dove potrò suonerò. E poi chiacchiererò».
Tutto l’universo racchiude 10 anni di musica.
«Infatti mi fa sentire vecchio. Posso vedere dei difetti o dei passi falsi, ma è stato fatto tutto con lo stesso spirito. E di quello sono felice. Ho cercato di creare un filo conduttore di modo che i brani suonassero bene insieme. Non era scontato, perché ho fatto cose anche diverse tra loro. Ero curioso di vedere come sarebbero state insieme».
E Sanremo?
«La canzone mi somigliava molto, questo mi ha tranquillizzato. È stata la canzone a condurre i giochi, quindi secondo me non si prestava a equivoci. Mi interessava riuscire a raccontarmi bene e in maniera chiara. Sono abituato a raccontarmi con lentezza e Sanremo è un mondo veloce. Ero, poi, in un contesto estremamente variegato ed era facile essere anche fraintesi. Però non mi sembra che sia successo, quindi sono molto contento».
Lunedì sei a Milano. Cosa rappresenta per te questa città?
«Sono d’accordo con ciò che dice Niccolò Contessa in Un altro Dio. È la città in cui le cose accadono, dove ci sono le stanze dei bottoni. A me ha sempre affascinato, sia per questi motivi sia per la sua superficiale durezza. Apprezzo il fatto che non cerca di esserti simpatica. Un po’ mi diverte, perché mi piacciono in generale anche le persone che non cercano di conquistarti».
Lunedì 14 febbraio alle 18.30
Instore Tour @ LaFeltrinelli
Via Ugo Foscolo, 1/3
Martedì 31 maggio alle 21.00
Live @ Auditorium di Milano
Largo Gustav Mahler
Biglietti da 23 euro su ticketone.it
