Laurent Petitgand: «Porto il Papa delle periferie in musica»

Laurent Petitgand
Laurent Petitgand

Il musicista, compositore e cantante francese Laurent Petitgand sarà in concerto venerdì sera, per una sola data in Italia, nell’Auditorium San Fedele. Il candidato agli Oscar (per le musiche de Il sale della terra) porterà in scena Il Papa delle periferie, un viaggio tra musica e parole dedicate alla figura del Santo Padre, già protagonista del documentario Papa Francesco, un uomo di parola del regista tedesco Wim Wenders, nei cinema italiani lo scorso ottobre.

Come nasce la collaborazione per il film?
«Il mio rapporto con Wim (Wenders) nasce 33 anni fa. Dopo aver collaborato alla stesura di nove film, la sua ultima proposta mi ha subito entusiasmato per la profonda stima che ho nelle sue potenzialità come regista ed artista».

A che punto siete arrivati?
«Con questo film si prosegue quel filone narrativo nato con Il sale della terra nel 2014, usando lo stesso spirito critico con la figura ispiratrice di Papa Francesco, verso il quale mi sono ispirato soffermandomi più sulla figura di uomo, che di Papa, dal punto di vista compositivo».

A quale strumento musicale potrebbe accostare la figura del Santo Padre?
«Per la sua provenienza latina penserei maggiormente all’ukulele, soprattutto per la sua natura piccola e semplice, adatta al suo tradizionale utilizzo popolare».

Che cosa c’è in serbo per il live milanese?
«Si tratta di uno spettacolo assolutamente completo, fatto di musica, immagini, voci e danza. Sarà aperto da un tango argentino, pensato in omaggio alle origini di Papa Francesco. Dal mio punto di vista un concerto rappresenta la comunione di elementi tali da ricreare un’atmosfera di meditazione assoluta, attraverso una forte spiritualità ed ispirazione. Sarà un concerto aperto all’ascolto di tutti, essendo il suo protagonista principale il più umile tra tutti, ricreando così una profonda’esperienza sensoriale non solo cattolica».

Venerdì alle 21.00
Auditorium San Fedele
Via Ulrico Hoepli 3/b, Milano