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19. 04. 2024 04:52

Le Vibrazioni dal Naviglio al Fabrique: «I vent’anni di Dedicato a te nel nostro concerto amarcord»

La band torna live l'8 marzo a Milano per festeggiare quel successo a cui devono tanto

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In occasione del ventennale dalla pubblicazione del disco d’esordio Dedicato a te, Le Vibrazioni tornano nella dimensione dei club (mercoledì 8 marzo, alle 21.00, al Fabrique). Intanto su YouTube è presente la loro ultima performance lungo il Naviglio Grande. «Abbiamo deciso di fare questo live a sorpresa nei luoghi in cui abbiamo iniziato a suonare vent’anni fa – racconta la voce Francesco Sarcina – per provare a fissare quel momento».

Dedicato a te compie vent’anni, concerto amarcord al Fabrique per Le Vibrazioni che tornano nella loro Milano

Il cerchio dei vent’anni di Dedicato a te si chiude, quindi, sui Navigli.
«Nel videoclip originale suonavamo su un barcone attraccato, mentre in questa occasione il barcone è in movimento».

Cosa ricordi del giorno delle riprese?
«Era la tipica giornata milanese fredda e gelida, correvamo come pazzi per rispettare il copione del piano sequenza, tutto girato in una sola ripresa. Sul finale canto piuttosto languido e rilassato, in realtà ero assiderato e col fiatone (ride, ndr)».

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E quel videoclip è, tuttora, un cult.
«Aprimmo la strada verso una nuova concezione di comunicazione visiva. Quei quattro ragazzi che correvano per andare a suonare rispecchiavano la magia che si sentiva in quegli anni, tra i locali e le strade, gli incroci di sguardi, le passioni e i sogni. Quel video racchiudeva tutto quello che voleva dire essere band».

Un concetto che avete suggellato con la vostra presenza al Festival di Sanremo, insieme ai Modà.
«Non appena Kekko – una persona dotata di una bontà d’animo come pochi – ci ha chiamato per affiancarli nella serata delle cover è scattata un’intesa immediata. Condividere insieme quei minuti sul palco ha reso bene l’idea che le band debbano andare oltre la spartizione territoriale, siamo degli eletti nel nostro essere musicisti. Il nostro è stato un inno alle band».

Che proseguirà?
«Da questa amicizia potrà nascere solo qualcosa di bello. Vedremo cosa ci riserverà il futuro…».

Cosa comportava essere una band nel 2003?
«All’epoca, per noi, rappresentava l’unica via di fuga. Non c’erano i telefonini, i social. Raccontavamo la nostra voglia di evadere dalla periferia con la musica. Oggi i giovani hanno mille altre possibilità, talvolta limitanti: non devono perdere quella creatività artistica che arriva dal sentirsi perso, a volte, perché la virtù dell’artista è anche la sua sofferenza».

Cosa succederà l’8 marzo al Fabrique?
«Stiamo studiando una scaletta mirata. Riproporremo quasi totalmente il nostro primo album, non solo i successi, ma anche alcune chicche che non suoniamo da anni. Sarà un live amarcord, quasi trenta brani per due ore e mezza di tanto rock».

Mercoledì 8 marzo alle 21.00
Fabrique
Via Fantoli, 9
Biglietti: 28,75 euro su ticketone.it

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