Max Pisu torna sul palco. E lo farà da domani, al San Babila, con Claudia Batta, nella rivisitazione di L’emmerdeur, uno dei capolavori di Francis Veber, autore de La Cena dei cretini. Un killer deve uccidere dalla finestra di una camera d’albergo un politico, ma si ritrova a dover fare i conti con vicino di stanza alle prese con tendenze suicide e con tanti altri personaggi e situazioni impreviste. «Pignon, il protagonista, è simile al mio Tarcisio», racconta Pisu a Mi-Tomorrow.
Come ti sei trovato nei panni del rompiballe?
«Bene, perché nella vita dicono che lo sono abbastanza. Pignon è un personaggio molto vicino alle mie corde comiche».
Quali tratti apprezzi maggiormente di questo personaggio?
«È un personaggio simile al mio Tarcisio, quindi cinico, tenero, romantico e molto divertente».
Cosa devono aspettarsi gli spettatori?
«Sicuramente uno spettacolo molto ironico e divertente. Coinvolge immediatamente il pubblico».
Com’è il rapporto con Claudio Batta, tuo collega ventennale?
«Siamo molto affiatati, così come col resto del cast, colleghi con cui abbiamo già lavorato molto e il regista Marco Rampoldi che conosciamo e che ci capisce benissimo».
E con il pubblico milanese?
«Fin dagli esordi il pubblico di Legnano, città dove sono nato e del milanese in generale, mi ha supportato e apprezzato molto e questo fortunatamente è andato aumentando anche nel resto d’Italia».
Da martedì a domenica 26 maggio alle 20.30
Teatro San Babila
C.so Venezia 2/A, Milano
Biglietti: da 18 euro su teatrosanbabilamilano.it