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25. 04. 2024 22:56

Un ciak che vale tanto: torna finalmente in presenza il Milano Film Festival

Apice della Movie Week, torna il Milano Film Festival: tre giorni di proiezioni e anteprime per tornare a vivere il cinema in presenza. Finalmente

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Dopo lo stop forzato dello scorso anno, riparte oggi il Milano Film Festival, in programma fino a domenica all’interno della quarta edizione della Movie Week. Tornare a contatto con l’universo cinematografico – Back to Reality! è il titolo scelto per quest’anno – è l’obiettivo principale di questa ventiquattresima edizione, con Milano che torna ad essere protagonista della scoperta di nuovi talenti del cinema italiano senza dimenticare il consueto respiro internazionale.

I luoghi della ventiquattresima edizione del Milano Film Festival

È il quartiere di Porta Venezia ad ospitare la tre giorni, fra i Giardini Indro Montanelli (via Palestro, 14), l’Arcobaleno Film Center (viale Tunisia, 11) e la Cineteca Milano MEET (viale Vittorio Veneto, 2, all’angolo con piazza Oberdan). Qui gli appassionati possono prendere parte alle proiezioni – gratuite e a pagamento – delle pellicole in anteprima, in concorso e fuori concorso, insieme ai dibattiti sullo stato attuale dell’industria.

«Riportare le persone in sala in sicurezza è il nostro punto di partenza – spiega a Mi-Tomorrow il direttore artistico Alessandro Beretta –: affinché il settore riparta bisogna tornare a parlare di cinema, vivendolo e condividendolo insieme. Per questo abbiamo allestito un’arena all’aperto ai Giardini Montanelli che potrà ospitare fino a 200 posti, mentre i luoghi al chiuso rispetteranno le ultime direttive di capienza del CTS. Il tutto in totale sicurezza, rispettando il distanziamento sociale e le mascherine da indossare».

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MIlano Film Festival, un programma tutto da scoprire

Per la terza edizione consecutiva, il Festival vanta la direzione del regista premio Oscar Gabriele Salvatores, co-direttore insieme a Beretta, con il contributo e patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministro della Cultura, Fondazione Cariplo e UBI Unione Buddhista Italiana.

Il palinsesto vede primeggiare il concorso International Film Competition con i suoi quattro lungometraggi in anteprima italiana, insieme ad una ventina di cortometraggi: tra questi, L’incanto di Chiara Caterina, L’ultimo spegne la luce di Tommaso Santambrogio e Neon Phantom di Leonardo Martinelli. I quattro lungometraggi in concorso, invece, vantano una direzione rigorosamente al femminile: Medusa di Anita Rocha de Silveira, Dark Blossom della danese Frigge Fri, Roaring 20s di Elisabeth Vogler e Actual People di Kit Zauhar.

milano film festival

Tra i fuori concorso (sezione The Outsiders) spiccano Milano. Capodanno 2005-2006 di Francesco Ballo, Land of Warm Waters di Igor e Ivan Buharov e The Velvet Underground di Todd Haynes. Si parte stasera alle 20.00 ai Giardini con la proiezione di France di Bruno Dumont.

I nomi della giuria del Milano Film Festival

La giuria scelta per l‘International Film Competition Award e del Jury Special Award (menzione speciale della giuria che si affianca, così, al vincitore del Festival) è composta dalle autrici e scrittrici milanesi Ilaria Feole e Lorenza Gentile e dal regista Enrico Maisto.

Entrambi i premi verranno assegnati nella giornata conclusiva di domenica alle 18.00 sempre ai Giardini Indro Montanelli, insieme ai premi speciali Aprile Award, riconoscimento assegnato dagli organizzatori di MFF alla pellicola più rappresentativa del Festival e Audience Award, assegnato sulla base delle votazioni del pubblico presente subito dopo la visione in sala.

«Come omaggio alla città di Milano – chiosa Beretta – abbiamo deciso di rinnovare il nostro simbolo con l’immagine del Biscione, el bisson in dialetto, che quasi strizza l’occhio al serpeggiare della pellicola cinematografica. Con questa scelta non solo rappresentiamo la città che ci ospita, ma tentiamo di replicare la forza e la maestosità della sua storia, con il desiderio di restituire al pubblico il messaggio di speranza che tanto serve al settore dello spettacolo e del cinema. Dobbiamo essere pronti a rinascere, insieme».

 

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