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20. 04. 2024 15:02

Mostre a Milano: tre interpretazioni del più classico dei dualismi cromatici

Il colore protagonista con Emilio Scanavino, Charlotte Lartilleux e Agron Hoti

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Per arricchire le mostre a Milano, Agron Hoti aggiunge agli scatti una banda laterale e celebra le mani dei protagonisti che hanno dato un contributo positivo nelle loro attività. Il segno astratto colorato, della stessa cromia della mano è simbolo di libertà, di nuova vita, un invito a tenere vivo nella memoria il loro ricordo. Emilio Scanavino, uno dei principali protagonisti della generazione dell’informale e del movimento spazialista ci porta in un mondo fatto di piccoli particolari, esaltati da una luce soffusa e sognante. Per Lartilleux, invece, i contrasti del bianco e nero esaltano il mondo senza colori delle donne vittime di violenza.

Mostre a Milano: Agron Hoti, mani mani mani

Due città, 30 opere e un unico filo conduttore: l’omaggio dell’artista Agron Hoti a Philippe Daverio. Cris Contini Contemporary riporta a Milano il pittore albanese che con le sue tele aveva conquistato il famoso critico d’arte che, nel 2018, gli aveva dedicato una mostra nella sua prestigiosa biblioteca. Contemporary&Co. propone a Milano fino al 24 marzo e a Cortina d’Ampezzo, dal 24 al 30 marzo, altre opere appartenenti allo stesso progetto, in contemporanea con Cortinametraggio, primo e più importante Festival di corti in Italia. L’artista elabora un’immagine fotografica stampata su alluminio aggiungendo una parte astratta in acrilico. Nascono così dittici di personaggi noti, appartenenti al mondo del cinema, della letteratura, dell’arte, della scienza e della storia.

A Milano, i protagonisti sono i personaggi delle più importanti metropoli italiane che in queste città sono nati o hanno ottenuto i loro successi. Carla Fracci, Gino Bramieri, Margherita Hack, Alberto Sordi e Totò sono solo alcuni dei protagonisti delle nuove opere dell’artista. Non poteva mancare Philippe Daverio, cittadino milanese, ex Assessore alla Cultura del capoluogo lombardo ed estimatore del pittore, e Gina Lollobrigida recentemente scomparsa. A Cortina il protagonista è il mondo dello spettacolo con i suoi colori e le sue mille sfaccettature, con Audrey Hepburn affiancata da Jackie Kennedy, regina del jet set internazionale.

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Il Salotto di Milano
Corso Venezia, 7
Fino al 24 marzo
ilsalottodimilano.it

 

Mostre a Milano: SINE FINE

Mostre a Milano

Gli spazi di Casa EMERGENCY accolgono fino a domenica 19 marzo la personale della fotografa francese Charlotte Lartilleux, intitolata SINE FINE. Curata da Denis Curti, la mostra è pensata in occasione della giornata internazionale della donna, e porta all’attenzione del pubblico 16 stampe fotografiche di grande formato che si confrontano con grande forza drammatica col delicato tema della violenza di genere. La mostra che segna la nascita di un libro fotografico: Sine Fine è il risultato di quattro anni di sofferto lavoro di Charlotte Lartilleux sul tema della violenza domestica nei confronti delle donne, indagato creando immagini di drammatica radicalità con l’intento di dar voce a coloro che, pur offese e isolate in un mondo che le respinge ma in cui sono costrette a vivere, si aggrappano all’esistenza con forza sovrumana per non soccombere.

A queste donne inaffondabili, le cui grida sono sovrastate dall’assordante silenzio dell’indifferenza e dell’ingiustizia, il progetto vuol dare un appiglio e una speranza. Il percorso espositivo comprende un’installazione composta da tredici fotografie stampate su tela in grande formato (1,5 metri di base per 3 metri di altezza di altezza) e tre immagini stampate su pietra e posizionate in esterno all’ingresso della mostra, a forma di pietre segnaletiche che indicano qualcosa che non dobbiamo dimenticare.

Casa EMERGENCY
Via Santa Croce, 19
Dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 19.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00
Fino al 19 marzo
emergency.it

 

Mostre a Milano: Emilio Scanavino. Luce e materia

Mostre a Milano

Inaugurato lo scorso anno in occasione del centenario della nascita dell’artista, l’Archivio Scanavino torna ad accogliere il pubblico nei suoi spazi con la mostra “Emilio Scanavino. Luce e Materia”, dedicata alla produzione fotografica dell’artista, visibile fino al 23 aprile. La mostra presenta una selezione di scatti fotografici di Emilio Scanavino realizzati negli anni Sessanta: immagini caratterizzate da inquadrature ravvicinate, che ritraggono particolari, tracce, elementi isolati su sfondi sconfinati e indefiniti, mostrando un’alfabetizzazione dei soggetti che vengono replicati più volte, con riprese diverse.

Pittore e scultore di origini genovesi, Scanavino è considerato uno dei protagonisti della generazione dell’informale e del movimento spazialista che si affermano in Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La ricerca artistica di Scanavino cerca di definire un nuovo alfabeto, una nuova lingua composta da segni grafici e plastici, fisiologici e tangibili, organici e astratti. Con questa mostra sarà possibile scoprire come, con la macchina fotografica, l’artista abbia “catturato la vita”, in emozioni, racconti e rivelazioni prodotte dalla luce. Un mondo racchiuso in una frase: «A me piace fotografare. Ma non cerco belle immagini, mi piace andare in giro e ritrarre lo scheletro della natura, certi buchi, certi solchi che i secoli hanno scavato nelle montagne…».

Archivio Scanavino
Piazza Aspromonte, 17
Fino al 23 aprile
Ingresso libero, visita su prenotazione: info@archivioscanavino.it

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