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19. 04. 2024 06:07

Il Museo del ‘900 si rinnova per i suoi primi 10 anni

Dieci anni fa apriva il Museo del Novecento: tutte le novità in programma per celebrare l'evento

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Sono passati dieci anni dall’apertura del Museo del Novecento a Milano. Così come è passato esattamente un secolo da quando il Comune acquisì la celebre opera il «Quarto Stato» di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Da oggi i numeri “dieci, cento e novecento” riempiranno manifesti, locandine, schermi digitali in tutta la città (dalle piazze alle stazioni Atm agli scali di Linate e Malpensa).

10 anni di Museo del Novecento: tante novità in vista

Per festeggiare i due eventi il museo ha in serbo diverse novità, a partire dal rinnovamento del percorso espositivo e dall’idea di «trasferire» le opere in piazza Duomo.

Era il 6 dicembre 2010 quando il museo del Novecento aprì per la prima volta le sue porte. In occasione dei suoi primi dieci anni, verrà ripensato il percorso espositivo attraverso opere mai esposte, nuove acquisizioni e prestiti. «La memoria e la nostra identità culturale sono un processo dinamico che il museo deve saper interpretare», ha raccontato la direttrice Anna Maria Montaldo.

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Secondo quanto appreso verrà inaugurata «una nuova narrazione del Novecento», dove si darà nuovo o maggiore spazio a tre grandi artisti: Arnaldo Pomodoro, Emilio Vedova e Alberto Burri.

«Entreranno nel museo le opere di Pomodoro, finora non presenti – ha aggiunto la direttrice -. Verrà allargata la presenza di Vedova, includendo opere significative della sua produzione che raccontano il suo impegno politico. Abbiamo, inoltre, concluso una preziosa collaborazione con la Fondazione Burri: la presenza di Burri nel nostro museo era limitata. Entro fine anno ci sarà uno spazio dedicato che accoglierà tutta la sua produzione».

Il Quarto Stato: i primi 100 anni dell’opera iconica

L’iconico «Quarto Stato» di Giuseppe Pellizza da Volpedo rimarrà nello spazio dedicato, progettato da Italo Rota & Partner, che apre il percorso e accoglie i visitatori, che possono ammirarne gratuitamente la bellezza.

Il gigantesco quadro sarà, però, preceduto da un video, allestito entro settembre nella piccola saletta antecedente, che racconta l’opera e la storia della sua acquisizione.

Nei piani iniziale c’era anche l’idea di celebrare i cento anni del quadro ed i dieci anni del museo con un grande evento in piazza Duomo, ma molto probabilmente il Covid non permetterà tutto ciò.  «Causa Covid abbiamo rivisto l’idea, mantenendola viva – ha spiegato Montaldo -: il collegamento con la città è forte e vogliamo celebrarlo. Porteremo “il museo fuori dal museo”, con proiezioni di opere e testimonianze. Piazza Duomo, con la sua cattedrale testimonianza di una Milano medievale, ospiterà così anche la rappresentazione, in continua evoluzione, della Milano moderna».

 

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