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19. 04. 2024 19:44

«La musica come sfogo» Tancredi presenta Golden Hour

Il cantautore descrive il suo nuovo EP come "figlio di una nuova consapevolezza"

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Otto tracce che mostrano un lato inedito di Tancredi: è Golden Hour (Warner Music), nuovo EP che racconta di una serenità ritrovata, proprio come si evince dalla scelta del titolo.

Golden Hour l’ultimo lavoro di Tancredi, dal malessere alle nuove consapevolezze

La prima traccia è Groovy.
«Ero in una casa in campagna con due miei amici. Mi sono chiuso in uno stanzino a urlare la prima parte del pezzo. Poi ho cambiato all’improvviso, passando dall’aggressività all’introspezione».

L’album è un viaggio, ben riassunto dalla cover.
«Mi era venuta in mente l’idea di farmi i capelli dorati. Ma, di base, volevo che ci fosse la mia persona a petto nudo. Volevo una foto reale e scontata, senza orpelli che distogliessero l’attenzione. Ho curato tutto perché lo sento un progetto molto personale. È stato difficile, ma è venuto molto bene».

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Ti sei sentito limitato in questo aspetto?
«Le persone con cui ho collaborato hanno solo elevato ancora di più l’idea che avevo in testa. I limiti non te li impongono mai gli altri, a volte sei tu che vuoi cercare di avere uno standard».

È il tuo caso?
«All’inizio, quando sono uscito da Amici ed ero in studio, volevo per forza fare la hit. Poi ho capito che in realtà per me era importante parlare di qualcosa. Che poi cos’è una hit? Se una canzone è bella, è bella».

Questi brani sono diversi, ma in fondo collegati.
«Si vede che c’è Tancredi in ogni traccia. A me piace fare qualsiasi cosa, mi diverte sperimentare. Ogni canzone può essere diversa, e questo rende il lavoro divertente. Mi piace sapere che posso andare in studio e fare una canzone pop o qualcosa come Groovy. Fare musica è sfogarsi e divertirsi. Io voglio divertirmi a fare qualsiasi cosa mi passi per la testa. Non voglio precludermi delle vie, credo sia controproducente».

Sarai a Milano il 2 maggio, se tutto va bene.
«Sto sognando queste date. Queste sono canzoni che urli: io voglio urlarle come un pazzo».

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