La Prima della Scala è stato uno spettacolo a tratti surreale. All’interno la lirica ha portato una ventata di emozioni avvolte dal silenzio di un teatro vuoto, senza pubblico. Anche fuori era tutto completamente diverso: non c’era la solita calca, non c’erano le solito proteste.
Le sensazioni. Uno spettacolo inconsueto, ma che allo stesso tempo è piaciuto a molti. “Uno spettacolo godibilissimo, che ha ricordato a molti i momenti stupendi vissuti in questo meraviglioso teatro – ha commentato Giorgio Armani -. Devo dire che sono molto contento di come sono apparsi alcuni protagonisti con i miei abiti. E’ stato uno spettacolo degno di Milano”.
Dello stesso avviso il regista Davide Livermore che ha preso la parola prima dell’ultimo titolo in scaletta: “L’ arte ci rende migliori, dà il senso alla nostra umanità. Ieri come oggi ripartiamo da qui, dalla cultura e dalla Scala. Solo con l’arte si può pensare tutti insieme di ritornare a riveder le stelle. A riveder le stelle è un atto di militanza per ricordare che questo è il luogo in cui le persone hanno capito di essere cittadini”.
Il sovrintendente Dominique Meyer si è mostrato ottimista per il futuro del teatro: “La Scala c’è, è in piedi e ha grande voglia di andare avanti, è uno spettacolo che dimostra la volontà di tutti i lavoratori del teatro di andare avanti”.