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25. 04. 2024 19:49

L’atteso ritorno dei Tiromancino: «Tutti abbiamo avuto bisogno di Cerotti»

Il ritorno di Tiromancino, con Zampaglione impegnato anche sul set

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La pandemia non ha abbattuto Federico Zampaglione, fondatore dei Tiromancino, non solo nel pieno montaggio di un nuovo film – Morrison -, ma ora fuori anche con un nuovo singolo che sarà colonna sonora: Cerotti.

Hai detto che questa è una canzone «stropicciata e senza filtri», figlia di notti insonni e cuori graffiati. Quali sono questi cuori graffiati di cui parli?

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«Cerotti racconta di una storia al capolinea, di quei momenti prima del grande distacco. Un’ultima notte prima di una chiusura sofferta. È un pezzo che ti fa pensare a questo tipo di situazioni. Io, per fortuna, in questo momento sono felice ma mi rendo conto che, se mi arrivasse un pezzo così e mi avessero appena lasciato, mi prenderebbe un colpo».

 

Com’è nata l’idea di lavorare a quattro mani con Gazzelle?

«L’ho seguito dagli esordi: riesce ad emozionare e ad essere malinconico, arriva. Poi una sera ci siamo incontrati ad un concerto dove c’erano tanti nomi e abbiamo parlato, rendendoci conto che sarebbe stato figo fare qualcosa insieme. Qualche tempo dopo ci siamo scritti su Whatsapp, ci siamo rivisti. Da lì è nata Cerotti».

Con Jason Rooney alla produzione del tuo nuovo album.

«Esatto. Diciamo che c’è stato da subito un bellissimo scambio, ci siamo trovati. Lui in realtà è un milanese-napoletano. Un verace romantico, come me alla ricerca dell’aspetto maggiormente emozionale. Che per me è fondamentale».

Molto spesso sei a Milano, cosa ti piace di questa città?

«C’è sempre stata nella sua aria una grande voglia di fare. Roma è molto pigrona e si è ulteriormente impigrita. La gente sembra che faccia fatica a fare tutto in questo periodo. Il milanese, invece, è sempre più disposto a buttarsi. Ed è una cosa importante soprattuto da un punto di vista creativo. Qui c’è sempre fermento nell’aria».

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