Una delle manifestazioni di beneficenza più importanti d’Italia, Pane in Piazza, tornerà nel 2025, con l’obiettivo di raccogliere fondi e sensibilizzare il pubblico sulle condizioni di vita nei Paesi più svantaggiati. Dopo il successo delle prime due edizioni nel 2018 e nel 2019 e lo stop imposto dalla pandemia, l’evento tornerà a riempire Piazza Duomo, cuore pulsante di Milano, dal 24 agosto al 1° settembre 2025.
L’iniziativa, promossa dai Frati Cappuccini Missionari di Milano in collaborazione con la famiglia Marinoni, storici panificatori, prevede la partecipazione di panettieri da tutta Italia, pronti a preparare in diretta specialità regionali, dolci e salate, per il pubblico. Tutti i proventi saranno destinati a un progetto umanitario in Camerun, con lo scopo di costruire un panificio e una scuola di panificazione nella città di Bambui.
L’importanza di “Pane in Piazza” per la solidarietà
“Pane in Piazza” rappresenta molto più di un semplice evento gastronomico: è un vero simbolo di solidarietà concreta. Nelle passate edizioni, l’iniziativa ha permesso di raccogliere fondi sufficienti per avviare un panificio a Dire Dawa, in Etiopia, che ha offerto lavoro e opportunità di formazione ai giovani del luogo.
L’edizione 2025 mira a replicare questo modello in Camerun, dove l’obiettivo è costruire un panificio e una scuola che formeranno nuovi fornai, fornendo non solo cibo, ma anche lavoro e dignità alle comunità locali. Il progetto si concentrerà particolarmente sui giovani detenuti nel carcere di Bamenda, a pochi chilometri da Bambui, dove le condizioni di vita sono estremamente difficili e la malnutrizione è un grave problema.
Un evento dal forte impatto sociale
L’evento prevede l’installazione di un grande hangar vicino alle aiuole di Piazza Duomo, dove centinaia di fornai da ogni angolo d’Italia si alterneranno giorno e notte per produrre le loro specialità. Il pubblico avrà la possibilità di assaggiare pane, focacce e dolci regionali, il tutto dietro offerta, con il ricavato interamente destinato al progetto “Panificio Bambui”.
Le stime parlano di un’affluenza di oltre 400.000 visitatori, una cifra che, se confermata, potrebbe contribuire in modo significativo alla realizzazione del progetto.
Il Progetto Panificio a Bambui
Il progetto missionario che prenderà vita grazie a “Pane in Piazza” è ben definito. Il nuovo panificio e scuola di panificazione a Bambui non sarà una semplice struttura, ma un’opera capace di sostenere la comunità locale nel lungo termine. Bambui è una cittadina universitaria con circa 17.000 studenti, un numero che garantisce una clientela costante per il panificio. Inoltre, la vicinanza a istituzioni religiose e carceri rende il progetto ancora più significativo.
Grazie all’aiuto dei Frati Cappuccini e al supporto dei panificatori italiani, i primi formatori locali saranno formati direttamente in Italia, per poi trasferire le competenze acquisite in Camerun. Due Frati Cappuccini camerunesi saranno i primi a intraprendere questo percorso formativo.
La sede del panificio è già stata identificata: una palazzina con locali adeguati per accogliere laboratori, magazzini e un refettorio di 180 metri quadri, oltre a un negozio con dehor per la vendita dei prodotti.
L’ampliamento del progetto: dall’agricoltura alla produzione del pane
Oltre al panificio, il progetto potrebbe includere anche una filiera agricola per la produzione di frumento, grazie alla collaborazione con Padre Cyrill, un Frate Cappuccino con competenze in agraria. Questo ampliamento consentirebbe di integrare ulteriormente l’economia locale, promuovendo la sostenibilità e riducendo la dipendenza dalle importazioni.
Benefici sociali e umanitari
Uno degli aspetti più toccanti del progetto è l’impatto che avrà sui detenuti minori del carcere di Bamenda. La maggior parte di questi giovani sono incarcerati per piccoli reati legati alla sopravvivenza quotidiana e vivono in condizioni igieniche precarie, con scarse possibilità di nutrizione adeguata. Il panificio fornirà pane fresco per migliorare la loro alimentazione, e potrà offrire una possibilità di riabilitazione attraverso la formazione in panificazione.
Anche il Centro Emmaus, che ospita disabili e malati mentali abbandonati a sé stessi, beneficerà della produzione del panificio. Grazie all’intervento dei Frati Cappuccini, queste persone avranno accesso a cibo e cure, elementi essenziali per una vita più dignitosa.
Il ruolo dei Frati Cappuccini nella missione
I Frati Minori Cappuccini, da oltre 450 anni, si dedicano alla diffusione del messaggio cristiano e alla cura dei più bisognosi. Il Centro Missionario di Milano, guidato da Fra Giovanni Cropelli, è un fulcro di iniziative benefiche e umanitarie. La loro azione non si limita solo all’Italia: i Frati sono attivi in Costa d’Avorio, Etiopia, India, Brasile e molti altri Paesi, portando aiuto in luoghi segnati da povertà e conflitti.
Un evento che coinvolge tutta Milano
“Pane in Piazza” non è solo un evento religioso o umanitario: è una manifestazione che coinvolge tutta la città di Milano, dalle istituzioni civili a quelle religiose. Il Comune di Milano ha concesso il patrocinio e il supporto logistico, e l’Arcivescovo Mario Delpini ha già confermato la sua benedizione per l’edizione 2025.