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19. 04. 2024 13:58

Venti di quarantena: cinque artisti si raccontano

Quattro domande per cinque artisti con la voglia di ricominciare: Wrongonyou, Angelica, Ludovico Fremont, Mattia Delmoro e Marco Ulcigrai

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Venti di quarantena: gli artisti si raccontano
Venti di quarantena: gli artisti si raccontano

Venti di quarantena: quattro domande per cinque artisti con la voglia di ricominciare. Wrongonyou, Angelica, Ludovico Fremont, Mattia Delmoro e Marco Ulcigrai si sono raccontati a Mi-Tomorrow.

 

 

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Venti di quarantena: gli artisti si raccontano

Wrongonyou

Il libro da leggere?
«Il libro che consiglio è Fango di Niccolò Ammaniti: con i suoi tre diversi racconti, uno più bello dell’altro, anche ricchi di immagini, possiamo evadere semplicemente con un po’ di fantasia».

Il film da vedere?
«La profezia dell’armadillo, tratto dai fumetti di Zerocalcare: un trentenne vive in modo assurdo il divario tra Roma nord, Roma centro e Roma sud. Consigliatissimo, con dei cameo eccezionali».

L’album da ascoltare?
«L’ultimo album di Travor Daniel, Nicotibe: racchiude bellissime sonorità tratte dall’unione della chitarra con un sound moderno ed una voce non assoluta, ma utilizzata bene».

La prima cosa che farai a Milano?
«Sinceramente? Me ne andrei al mio sushi bar preferito».

Wrongonyou
Wrongonyou

Angelica

Il libro da leggere
«Herman Hesse, L’Arte dell’Ozio, perché è utile, in questo momento di quarantena, capire che il tempo a disposizione è da sfruttare nel modo giusto, anche meditando».

Il film da vedere?
«Unorthodox, anche se è una serie televisiva, perché ci sono tipi di prigionia peggiori dello stare in casa».

L’album da ascoltare?
«Qualsiasi album che ci faccia viaggiare con la mente, che aiuti i pensieri. È personale e dipende dai momenti, a me ad esempio ha sempre ispirato l’ascolto dell’omonimo album dei Crosby, Stills & Nash, in silenzio a riflettere».

La prima cosa che farai a Milano?
«Vorrei dire un concerto, ma so che non potrà essere la primissima cosa che faremo, quindi direi un cono gelato passeggiando al sole».

Angelica
Angelica

Ludovico Fremont

Il libro da leggere?
«Oceano vuoto di Andrea Maggi, perché mai come oggi bisognerebbe rispettare il mare, la natura e le specie in via di estinzione. Tratta della storia di un’organizzazione che combatte i bracconieri».

Il film da vedere?
«Il buco, un film horror spagnolo disponibile da poco su Netflix. Il suo messaggio è terrificante, ma ovvio: se gli umani imparassero a consumare di meno e fossero meno avidi, ci sarebbero vita e risorse per tutti».

L’album da ascoltare?
«In Between dreams, Sleep trough the Static di Jack Johnson oppure Spirit Bird di Xavier Rudd. Musica bella e sana che fa bene al cuore e all’anima».

La prima cosa che farai a Milano?
«Abbracciare i miei parenti e farmi una passeggiata ai giardini di Porta Venezia, dove ho passato la maggior parte della mia infanzia. E non potrà mancare un Negroni al Bar Basso».

Ludovico Fremont
Ludovico Fremont

Mattia Delmoro

Il libro da leggere?
«Vorrei consigliare cose che amo molto, nella speranza che la bellezza delle parole ci possa aiutare: I detective selvaggi di Roberto Bolaño avrà la forza di trascinarvi in un turbinio di vita vorace, lontano forse nel tempo e nello spazio».

Il film da vedere?
«In questi giorni ho tanta voglia di commedia all’italiana. Quindi ne dico uno su tutti: Il sorpasso di Dino Risi, per la sua leggerezza profonda, per l’inevitabile malinconia, per la poesia».

L’album da ascoltare?
«Oasis de Il Guardiano Del Faro. Non so perché, ma in questo momento ogni parola in musica mi sembra di troppo, quindi consiglio un disco strumentale. Se non lo conoscete, andate a cercare la sua storia mentre vi fate trasportare altrove dalla sua musica».

La prima cosa che farai a Milano?
«Una volta che saremo davvero “liberi” dalla quarantena, vorrei semplicemente mangiarmi un buon gelato a Porta Venezia, il mio quartiere, guardandomi intorno e stupendomi di nuovo di quanto sia bello».

Delmoro - venti di quarantena
Delmoro – venti di quarantena

Marco Ulcigrai, Il Triangolo

Il libro da leggere?
«Un libro di Tiziano Terzani, perché era una di quelle persone che riusciva a trarre il meglio anche dalle situazioni più difficili, senza mai lasciarsi prendere dallo sconforto».

Il film da vedere?
«The Platform (Il Buco in italiano), perché vi mostrerà qualcuno che è in una situazione di disagio peggiore della nostra».

L’album da ascoltare?
«Barbara e altri Carella, album del 1979 di Enzo Carella. Questo è il momento giusto per riscoprire artisti che abbiamo sempre tralasciato».

La prima cosa che farai a Milano?
«Cercare un lavoro».

Il Triangolo - ph. Chiara Mirelli
Il Triangolo – ph. Chiara Mirelli

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