Il sindaco Beppe Sala in una lunga intervista al Corriere commenta il nuovo governo Draghi. Fu proprio lui circa un anno fa a chiedere un “governo dei migliori”. Ma la nuova composizione soddisfa le sue aspettative?
I commenti. «Vedo alcune cose positive – dichiara Sala -. Ci sono competenze-chiave tra i tecnici portati a bordo. In alcuni ruoli decisivi ci sono persone molto capaci. Come Cartabia, Giovannini, Franco, Colao. E sono contento per Maria Cristina Messa, ex rettrice di un’università milanese».
Tuttavia anche il primo cittadino non può non notare la disparità di genere tra la scelta dei ministri. «C’è troppa differenza tra uomini e donne -aggiunge Sala -. E ritengo che sia più colpa dei partiti che di Draghi. Arrabbiarsi è giusto. È una delusione. Questo è il turno della stigmatizzazione del Pd; ma prima è toccato ad altri. È proprio la cultura dei partiti che è così. In Europa ci sono Paesi guidati da donne forti; ma dal punto di vista culturale l’unica eccezione sono i Verdi europei, che per statuto e per volontà si sono dati un equilibrio di genere».
Sala promette che non sarà così per la lista presentata alle prossime comunali. «La mia lista avrà due capilista, e la numero 1 sarà una donna, Martina Riva, che a 27 anni ha già una grande esperienza politica. Mi rivolgo a tutte le liste che mi appoggiano: andrò a guardare la qualità dell’offerta, verificherò che ci siano donne in grado di prendere voti e di assumere responsabilità. Dobbiamo dare il buon esempio: mi propongo nel prossimo mandato di lavorare ancora di più sulla parità».
Il raggiungimento della parità di genere non è solo un obbiettivo di rappresentanza politica, ma soprattutto occupazionale. «Ci vorrebbero vent’anni per raggiungere l’equilibrio della rappresentanza politica, e settant’anni per la parità di retribuzione. Si deve accelerare; altrimenti la partita è persa – ribadisce Sala -.Il Recovery Plan tenderà ad essere un piano di investimenti sulle infrastrutture, è possibile che di nuovo si privilegi l’occupazione al maschile. Chiedo: vogliamo solo lavarci la coscienza? O siamo convinti che ci sia un vantaggio a investire sulle donne? Io non ho dubbi che questo vantaggio ci sia».