In vista delle elezioni del 2-3 ottobre, le ricette dei giovani candidati al consiglio comunale di Milano.
Bestetti (Fi): «Puntiamo sull’educazione civica»
Presidente del Municipio 7 per cinque anni, il forzista Marco Bestetti tenta il salto a Palazzo Marino. Con i suoi 34 anni ha come referente naturale i più giovani.
Sono attratti da questa campagna elettorale?
«Interessati ma non motivati».
Come lo spiega?
«Nessuno ha investito su di loro».
Sono trascurati?
«Sì, a parte gli slogan c’è un problema di rappresentanza. Faccio un esempio: ho incontrato ragazzi di 15-16 anni che mi hanno posto alcuni loro problemi e dato suggerimenti, non lo avrebbero fatto con uno più grande di me».
Eppure esiste una grande realtà giovanile, basti pensare a quella universitaria.
«E’ vero, c’è bisogno di un lavoro serio che va fatto a 360 gradi, partendo dalle cose più urgenti: mi chiedo come sia possibile che la metropolitana non funzioni tutta la notte nel fine settimana, vogliamo impedire ai ragazzi di uscire?».
Atm ha già spiegato che i costi sono insostenibili.
«Magari se si controlla meglio chi usa i mezzi pubblici senza pagare si possono recuperare le risorse».
Cosa propone per i giovani?
«E’ fondamentale l’educazione civica, portare avanti progetti contro il bullismo, dare spazi ai ragazzi ai quali il covid ha strappato 1-2 anni di vita sociale».
Il Comune come si è comportato su questo tema?
«Non classificato».
E’ difficile per un giovane vivere a Milano?
«Sì perché i costi sono proibitivi e gli stipendi non sono adeguati. Dobbiamo lavorare sulla casa, sul contenimento degli affitti altrimenti rischiamo che i giovani lasceranno questa città».