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20. 04. 2024 03:17

Elezioni Comunali, Bernardo: “Non distinguo le persone tra fasciste e antifasciste”

La replica del PD: "Che queste ambiguità siano effetto di certe indegne simpatie nere venute fuori proprio in questi giorni in casa Lega?"

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Luca Bernardo, candidato Sindaco di Milano per il centrodestra alle prossime elezioni comunali, non distingue persone tra fasciste e antifasciste. O perlomeno, cercando di sorvolare a chi gli chiedeva un parere circa la proposta del sottosegretario della Lega, Durigon, di intitolare a Latina un parco al fratello di Benito Mussolini, parco attualmente intitolato a Falcone e Borsellino, cade nella trappola delle frasi dette ma di facile errata interpretazione: «Non distinguo le persone tra  fasciste e antifasciste, ma solo in base all’esperienza e la competenza – le sue parole  – Falcone e Borsellino? Sono due eroi della nostra nazione e non solo». 

Elezioni comunali, Luca Bernardo e le persone fasciste e antifasciste

Luca Bernardo, durante un incontro con i commercianti al centro commerciale nell’area dell’ex Portello, glissa a chi gli chiede se accetterebbe di definirsi antifascista: «Se vogliamo fare una lezione di semantica, possiamo anche farla dato che sono anche docente universitario, ma credo che la mia storia parli da sola – risponde in modo irritato – . Non distinguo le persone in base al colore o alle idee politiche, ma in base alla competenza e all’esperienza. Non mi definisco né a, b o zeta, ma un cittadino aperto, liberale e grato ai nostri nonni che hanno conquistato la libertà tanti anni fa».

La foto con Obama che a Bernardo non va giù

Luca Bernardo, direttore del dipartimento di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli, torna a pungere Beppe Sala, in questi giorni di dispute elettorali a distanza. Parlando delle foto sui manifesti elettorali che ritraggono il sindaco di Milano insieme all’ex presidente Usa, Barak Obama. «Preferisco farmi fotografare con i cittadini milanesi che non hanno potuto andare in vacanza ed essere al loro fianco in questo periodo».

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La reazione del PD

Pronta la risposta della segretaria metropolitana del PD, Silvia Roggiani: «È inaccettabile che il candidato del centrodestra per Milano, città medaglia d’Oro alla Resistenza, abbia difficoltà a definirsi un cittadino antifascista. Che queste ambiguità siano effetto di certe indegne simpatie nere venute fuori proprio in questi giorni in casa Lega? Se Bernardo è pronto a rinnegare i valori democratici e antifascisti sui cui si basa la nostra Costituzione, per raccattare qualche voto, questo la dice lunga sul modello di politica che intende portare avanti»

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