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25. 04. 2024 15:26

Il balletto di Area B

La ripresa, ora la probabile marcia indietro: «In questo momento non ha senso», ha ammesso Sala. Mentre su Area C...

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Il 15 ottobre il Comune ha deciso di riattivare Area B, la zona a traffico limitato con divieto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti e per quelli con lunghezza superiore ai 12 metri, che coincide con gran parte del territorio della città di Milano.

Il balletto di Area B

A differenza dell’Area C, la Ztl che interessa la Cerchia dei Bastioni dove l’accesso è consentito mediante pagamento del ticket, qui l’ingresso è vietato tout court: su entrambe il centrodestra ha chiesto un ripensamento a causa della ripresa dell’epidemia in città. E il sindaco Sala sembra orientato ad accontentarli, almeno su Area B: «In questo momento non ha senso».

BEATRICE UGUCCIONI PD

«PIÙ MOBILITÀ ALTERNATIVA»

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Per affrontare il Covid, bisogna puntare sul rafforzamento del trasporto pubblico: è la linea di Beatrice Uguccioni, consigliere delegato alla Mobilità della Città Metropolitana e consigliere comunale del PD.

Beatrice Uguccioni
Beatrice Uguccioni

I contagi aumentano pericolosamente, è il caso di mantenere attiva Area B?
«Sono valutazioni che sta facendo il Comune, come Città Metropolitana stiamo lavorando affinché ci sia un rafforzamento del trasporto pubblico in modo particolare per assicurare l’accesso alle scuole».

Il sindaco Sala ha detto che non è una decisione definitiva.
«La situazione è in totale evoluzione, vedremo quale decisione prendere».

Gli abitanti dell’hinterland non sono molto contenti del ripristino di Area B…
«La Città Metropolitana punta sul trasporto su gomma, non parlo di quello su ferro perché compete alla Regione che, mi auguro, sia impegnata per migliorare il servizio».

Aumentare il trasporto pubblico non è facile, Atm è al limite.
«Il trasporto pubblico è molto stressato, ma si può fare di più per quello su gomma e su ferro».

Il centrodestra in Comune propone l’uso dei mezzi privati per contrastare il Covid. Cosa ne pensa?
«Nel lungo periodo non è una soluzione, capisco le persone che utilizzano i mezzi propri ma credo che sia opportuno puntare su altre modalità».

Tipo biciclette e monopattini?
«Ogni mezzo alternativo è utile per alleggerire il sistema, nel resto d’Europa si punta su queste politiche».

Crede vada rafforzato anche lo smart working?
«È un discorso che va fatto tenendo presente le reali necessità, non si tratta certo di agevolare le multinazionali che hanno interesse a non avere i lavoratori in presenza. Bisogna, invece, pensare a chi può risentire dal fatto di non avere lavoratori in presenza, come i ristoranti e le pizzerie».

Come sostenerli?
«Per loro saranno previste compensazioni».

ANDREA MASCARETTI FDI

«LA SALUTE PRIMA DEI SOLDI»

Il nemico numero uno a Palazzo Marino dei blocchi alla circolazione è Andrea Mascaretti, capogruppo di Fratelli d’Italia. A Mi-Tomorrow spiega perché ha promosso una petizione per chiedere la sospensione di Area B e C e del pagamento dei parcheggi in centro.

Andrea Mascaretti
Andrea Mascaretti

La sua battaglia è cominciata lo scorso febbraio, perché la riprende?
«Siamo nella stessa situazione di allora: l’auto resta il mezzo più sicuro per muoversi mentre nel trasporto pubblico non vengono rispettate le misure di sicurezza, le banchine della metro sono affollate, il servizio è organizzato male».

Come si potrebbe ovviare?
«Bisognerebbe operare una gestione dei flussi, controllare gli ingressi, il rispetto delle distanze».

Non è facile.
«Non c’è nulla di facile in questo momento, il Comune che vanta un bilancio di 3,2 miliardi e dispone di 15mila dipendenti ha il dovere di fare di più».

Libertà di usare l’auto contribuirebbe a contrastare il Covid?
«Chi usa l’auto non va sui mezzi pubblici così diminuiscono le possibilità di contagio».

Si rischierebbe la congestione del traffico.
«Il traffico è già congestionato grazie alle ciclabili realizzate da Granelli che stanno producendo risultati negativi anche sotto il profilo della sicurezza».

Ci spieghi.
«Il piano sulle ciclabili e i monopattini andava organizzato in altro modo, bisognava pensare a misure come la targa, il caschetto leggero, l’assicurazione: non si è pensato che il virus sta nell’aria per cui se ci si muove senza occhiali e mascherine si rischia di diffondere il contagio».

Anche lo smog rischia di ripartire con l’aumento dei mezzi privati.
«A parte che anche durante il lockdown abbiamo avuto picchi d’inquinamento, le cause dello smog sono altre, come ad esempio gli impianti di riscaldamento».

Perché a febbraio il Comune ha rifiutato la sua proposta?
«Sala aveva detto che non si poteva fare per motivi economici, c’era bisogno di fare cassa».

Ora sembra più possibilista.
«È vero, ma se Area B riparte cosa diciamo a chi si contagia in questi giorni?»

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