Nel gennaio 1927 Mussolini decretò lo scioglimento dei reparti scout, affidando la disciplina muscolare dei giovani italiani all’Opera Barilla. Un gruppo di scout tutto milanese però si ribellò al regime e proseguì clandestinamente la propria attività per 16 anni, esattamente fino alla fine del Fascismo in Italia. Questa è la storia delle cosiddette “Aquile Randagie” che rivivrà in un documentario in onda domani sera alle 23 su Rai Storia.
La storia. Gli esploratori disobbedienti sfidarono la polizia fascista e la Gestapo incontrandosi di nascosto e organizzando campi estivi clandestini tra le montagne lombarde e l’Alto Adige. Dopo l’8 settembre 1943 le “aquile randagie” presero parte alla Resistenza, ma vi parteciparono disarmate.
Fondarono un giornale clandestino dal nome “Il ribelle” e creare una struttura altrettanto clandestina “Oscar”, che organizzò ben 2116 espatri in Svizzera salvando la vita ad intere famiglie di ebrei, ricercati politici ed ex prigionieri di ogni nazionalità. In alcuni casi il loro altruismo li spinse a salvare anche membri delle terribili SS, come il colonnello Eugen Dollman.