Dalle passerelle al palcoscenico: Eva Riccobono debutta con Coltelli nelle galline Video

coltelli nelle galline
coltelli nelle galline

La nuova stagione del Teatro Franco Parenti inizia subito forte, con un titolo che ha già fatto parlare tanto di sé dopo le anteprime estive di Napoli e Spoleto. Andrée Ruth Shammah porta in scena Coltelli nelle galline dell’autore scozzese David Harrower. In un ambiente rurale lo spettacolo racconta la solitudine dei tre personaggi e il triangolo sentimentale a cui danno vita. Sul palco Pietro Micci, Maurizio Donadoni e la top model Eva Riccobono.

 

Per lei un debutto nel mondo del teatro davvero dirompente, al punto di vincere il premio come miglior attrice emergente al Festival dei 2Mondi di Spoleto: «Non mi aspettavo un avvio così positivo – racconta a Mi-Tomorrow –: mi sono molto vergognata quando mi hanno detto che avrei ricevuto il premio e non me lo aspettavo assolutamente».

Cosa le piace di questo spettacolo?
«Mi piace molto l’analisi che è stata fatta, la ricerca delle parole che si evince nel testo col suo linguaggio arcaico. La prima volta che l’ho letto sono rimasta quasi turbata, ho avuto una sensazione strana, nasconde qualcosa di forte anche se non ci sono veri atti di violenza fisica. C’è, invece, una violenza psicologica e soprattutto una forza e un’evoluzione enorme verso la parola».

Cosa può dirci del suo personaggio?
«È esattamente il personaggio che desideravo interpretare, una ragazza lontanissima da ciò che sono io. Ringrazio Andrée Ruth Shammah che mi ha offerto questa possibilità, il fatto che abbia visto me nei panni della giovane donna mi ha lusingato tantissimo».

Com’è stato il lavoro con il cast e la regista?
«Meraviglioso, c’è un grande affiatamento da parte di tutti. Io mi sono trovata benissimo con gli attori e li ho ringraziati. Sono grandi professionisti ricchi di esperienza che mi hanno accolta, accudita e fatto star bene. Per quanto riguarda la regia, io sono completamente innamorata della Ruth Shammah, sia come donna sia come artista, quindi fare la mia prima esperienza a teatro con lei è significato prendere tutta me stessa e mettermi nelle sue mani, perché io in lei credo veramente».

Desidera un teatro sempre più protagonista nella sua carriera?
«Spero di sì, anche se, per come sono fatta, mi innamoro soprattutto dei progetti, mi innamoro dello spettacolo e del film più che del teatro e del cinema. Se avrò la fortuna di innamorarmi di altri progetti teatrali e mi sarà data la possibilità di svilupparli, lo farò con immenso piacere. Stare sul palco mi regala un’adrenalina incredibile, l’energia del pubblico è come un’endorfina, affronti una fatica disumana, ma alla fine provi una soddisfazione immensa».

Da venerdì al 20 ottobre
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo 14, Milano
Biglietti: da 28,50 euro su teatrofrancoparenti.it




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