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26. 04. 2024 01:51

Daniele Lacci canta la “nuova” Milano ai tempi dell’emergenza

«In quarantena potreste anche innamorarvi»

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Ogni tanto facciamo programmi che prendono una piega diversa per cause di forza maggiore. Ma il lavoro di squadra riesce a farsi sentire anche nei momenti più difficili. Dal primo live saltato a causa del coronavirus alla grande spinta su Radio Deejay, una chiacchierata con Daniele Boi, in arte Daniele Lacci (@daniele.lacci su Instagram), giovane cantautore milanese dalle tonalità indie, sul nascere del suo progetto musicale.

 

 

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Milano senza la neve, l’intervista a Daniele Lacci

Un momento un po’ sfortunato per fare musica.
«Dico sempre che il mio compleanno mi porta un po’ di sfortuna, infatti il primo live per presentare il mio progetto musicale è saltato a causa del coronavirus. Tuttavia ho una squadra che crede in me e piano piano stanno arrivando le prime soddisfazioni».

 Come mai “Daniele Lacci”?
«Perché Lacci siamo noi, come i lacci delle scarpe, ma sono soprattutto i legami che ci tengono uniti. Da qualche anno scrivo canzoni e i miei testi parlano della mia vita, delle persone che incontro…».

Daniele Lacci
Daniele Lacci

Com’è nato il singolo Milano senza la neve?
«Ero in diretta con Alessandro Cattelan su Radio Deejay, parlavamo del singolo che stavo presentando in quei giorni, Quello che siamo. Gli ho confessato che all’uscita del pezzo sognavo di diventare il nuovo Calcutta, ma dato lo scompiglio di questi giorni le cose non sono andate come avevo sperato».

E poi?
«E poi, quasi per scherzo, mi ha lasciato con una riflessione. Mi ha detto di scrivere altre canzoni, magari parlando proprio di questa situazione, di girarla dalla mia parte. Così è nata Milano senza la neve».

 Sembra l’immagine giusta per queste giornate.
«Sì, anche se fa un po’ male vedere Milano così. Il mio non vuole essere un testo provocatorio, anzi: l’invito è sempre quello di seguire le direttive che ci sono state date. Ma un testo leggero non deve essere per forza superficiale. E, forse, in quarantena ci si può anche innamorare».

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