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25. 04. 2024 02:53

Dente: un nome, un album: «È la mia carta di identità»

«Un disco personale dove mi racconto con tanti elementi nuovi. Sono sempre io, ma con vestiti diversi»

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A tre anni dall’ultimo lavoro Canzoni per metà, il ritorno di Guseppe Peveri – artisticamente conosciuto come Dente – è segnato dal nuovo omonimo album, che arriva al compimento dei dieci anni di carriera di uno degli esponenti più apprezzati dell’attuale cantautorato italiano. È attualmente in radio l’ultimo singolo Cose dell’altro mondo, arrivato dopo i precedenti brani Anche se non voglio e Adieu.

 

 

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Dente, l’intervista

Dente: un album che ha il tuo nome. Una scelta significativa.
«Mi piace pensarlo come la mia carta di identità, un disco personale dove mi racconto con tanti elementi nuovi. Sono sempre io, ma con vestiti diversi».

Musicalmente c’è stata una svolta?
«Ho sempre scritto e composto con la chitarra, questa volta ho deciso di creare un nuovo tipo di confidenza musicale, usufruendo del pianoforte, sempre visto da lontano, e la scrittura è risultata totalmente diversa».

Ovvero?
«Sono riuscito a raccontare le storie che ho vissuto in prima persona con tutti i pensieri e le riflessioni legate alle mie esperienze. Mi sento diverso, perché a quarant’anni le cose da dire sono diverse rispetto a quando ne hai trenta».

Milano è ancora oggi il tuo punto fermo?
«Abito qui da 15 anni e mi ha cambiato letteralmente la vita: è la mia America, la terra delle opportunità, non sarei arrivato a questo punto della mia carriera senza Milano. Oggi abito in zona Città Studi, dove ho anche il mio studiolo, una “culla” che ha visto nascere la maggior parte della produzione dal terzo disco in poi».

L’hai trovata cambiata negli anni?
«A dispetto di quello che mi veniva raccontato prima di arrivare qui, ho trovato questa città molto accogliente, con persone estremamente disponibili che mi hanno aiutato a fare quello che volevo. Oggi è cambiata, certamente, ma è ancora quella scoperta deliziosa del primo giorno che migliora con il passare del tempo».

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