Dolor y Gloria, il ritorno nelle sale di Pedro Almodovar

Pedro Almodóvar
Pedro Almodóvar

Il ritorno di Pedro Almodóvar al cinema si presenta con la coppia da sogno Antonio Banderas-Penelope Cruz, impegnati in un nuovo intenso racconto a metà tra cinema e realtà.

Salvador Mallo è un regista cinematografico giunto al capolinea della sua carriera. Mentre scorrono inevitabilmente le immagini più importanti della sua vita, il suo pensiero fisso si annida attorno a tutti i problematici risvolti negativi che un’età così avanzata possa essere in grado di scatenare nella sia anima tormentata.

Non solo problemi fisici, ma soprattutto psicosomatici: dalla sua infanzia passata insieme ai genitori nei dintorni di Valencia fino alle sue prime pulsioni sentimentali nella capitale Madrid, la vita del regista spagnolo di certo non ha conosciuto momenti di sosta, tra gli alti e bassi inevitabili di una esistenza vissuta sempre al massimo.

A dargli consolazione, però, c’è sempre stata la scrittura cinematografica, l’unica in grado di lenire il suo male esistenziale.

Con Dolor y Gloria si parla di cinema da un punto di vista diverso dal solito, quello che nasconde tormento ed ossessione di chi di arte vive e sopravvive. Per il protagonista Salvador l’unico “matrimonio” in grado di stipulare realmente è quello con la sua professione: la creazione artistica, infatti, è vissuta come unica strada da percorrere in un mondo scarno di motivazioni ed appigli, come unica speranza di assoluzione dal senso di vuoto che lo circonda e sola terapia di ricongiunzione con la parte più viva di sé.

Tornato al cinema a tre anni da Julieta (viaggio interiore tutto al femminile con protagoniste Emma Suàrez e Adriana Ugarte), Pedro Almodóvar raduna in questa pellicola tre delle fonti d’ispirazione più importanti della sua carriera, ovvero gli attori Antonio Banderas, Penelope Cruz ed il contesto di profumi e sapori della provincia di Valencia, da sempre meta delle visioni cinematografiche del regista.

Per Banderas si tratta di un gradito deja-vù visto che è stato proprio Almodóvar a “svezzarlo” verso la macchina da presa nel 1982 con Labirinto di passioni – vestendo i panni di un terrorista omosessuale – al quale sono seguiti poi Matador (1986), La legge del desiderio (1987 con il primo bacio gay della storia del cinema spagnolo), Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988), Legami! (1990), La Pelle che abito (2011) e Gli Amanti passeggeri (2013).

Sceneggiato e diretto in prima persona da Almodóvar, Dolor y Gloria si presenta come il nuovo capolavoro introspettivo della sua filmografia, incastonando le suadenti musiche di Alberto Inglesias e l’elegante fotografia di José Luis Alcaine.

Prodotto da El Deseo e distribuito da Warner Bros Italia, il film sarà presente nelle sale italiane a partire da venerdì, dopo esser stato presentato in concorso alla 72ª edizione del Festival di Cannes. Piccola curiosità: nel trailer si sentono le note di Come sinfonia, brano di Pino Donaggio interpretato da Mina.
Paese di origine: Spagna
Durata: 113 minuti
Regista: Pedro Almodovar
Genere: drammatico


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