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24. 04. 2024 03:30

Francesco Bertoli all’esordio con Carpe Diem: «Noi, milanesi resilienti»

Il cantante si trova si trova in “meditazione artistica” forzata a Roma: «Noi, milanesi resilienti»

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Forte dell’esperienza ad Amici, il milanese Francesco Bertoli pubblica il disco di debutto Carpe Diem, disponibile in tutti gli store digitali: il singolo apripista Mc Donald’s segna un punto di svolta nella carriera del 24enne, cresciuto nella band Jarvis, con cui vinse nel 2015 il premio MTV New Generation Award e sfiorò il palco di X Factor Italia l’anno dopo.

 

 

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Francesco Bertoli, l’intervista

Com’è stato tornare alla vita normale dopo Amici?
«Essendo uscito alla prima puntata, non avevo ancora realizzato bene la gravità della situazione. Ora mi trovo a Roma, in “meditazione artistica”: suono, canto e scrivo, ma non vedo l’ora di poter tornare a casa mia. A Milano».

La prima cosa che farai al tuo rientro?
«Tornare alla semplicità di una birra o di un aperitivo con gli amici sui Navigli o all’Ostello Bello, dove andiamo sempre. E magari tornare a girare tra le vie della città con la chitarra in mano fino alle sei di mattina».

La passione per la musica è nata a Milano?
«Mi ci sono trasferito all’età di 14 anni insieme ai miei genitori. E subito ho cercato il modo di fare musica: ho suonato in tutti i locali possibili ed immaginabili di Milano, costruendo la mia personale “gavetta” dal vivo».

Quanto ti ha cambiato?
«Mi ha cambiato tanto quanto è cambiata lei. Vivere la mutazione dei suoi quartieri, come Porta Ticinese e Darsena, mi ha permesso di vivere esperienze nuove e di sentirmi al centro di un nuovo movimento».

Non mancano i riferimenti alla tua città in Carpe Diem.
«In Ballo come Celentano ho deciso di rendere omaggio ad un mito in maniera leggera e divertente, raccontando del rapporto particolare di una giovane coppia, mentre La mia città è una dedica nei confronti di Milano e allo stesso tempo di una persona amata».

Cosa ti auguri per il futuro?
«Di continuare a servirmi della musica per fare un passo avanti, portando me stesso e la voglia di non accontentarsi mai».

Un appello ai milanesi?
«Sono sicuro che torneremo ad essere forti come prima. I milanesi sono nati resilienti. La supereremo senza dubbio con la forza di volontà che ci contraddistingue, da sempre».

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