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10. 10. 2024 16:49

Francesco Bertoli all’esordio con Carpe Diem: «Noi, milanesi resilienti»

Il cantante si trova si trova in “meditazione artistica” forzata a Roma: «Noi, milanesi resilienti»

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Forte dell’esperienza ad Amici, il milanese Francesco Bertoli pubblica il disco di debutto Carpe Diem, disponibile in tutti gli store digitali: il singolo apripista Mc Donald’s segna un punto di svolta nella carriera del 24enne, cresciuto nella band Jarvis, con cui vinse nel 2015 il premio MTV New Generation Award e sfiorò il palco di X Factor Italia l’anno dopo.

 

 

Francesco Bertoli, l’intervista

Com’è stato tornare alla vita normale dopo Amici?
«Essendo uscito alla prima puntata, non avevo ancora realizzato bene la gravità della situazione. Ora mi trovo a Roma, in “meditazione artistica”: suono, canto e scrivo, ma non vedo l’ora di poter tornare a casa mia. A Milano».

La prima cosa che farai al tuo rientro?
«Tornare alla semplicità di una birra o di un aperitivo con gli amici sui Navigli o all’Ostello Bello, dove andiamo sempre. E magari tornare a girare tra le vie della città con la chitarra in mano fino alle sei di mattina».

La passione per la musica è nata a Milano?
«Mi ci sono trasferito all’età di 14 anni insieme ai miei genitori. E subito ho cercato il modo di fare musica: ho suonato in tutti i locali possibili ed immaginabili di Milano, costruendo la mia personale “gavetta” dal vivo».

Quanto ti ha cambiato?
«Mi ha cambiato tanto quanto è cambiata lei. Vivere la mutazione dei suoi quartieri, come Porta Ticinese e Darsena, mi ha permesso di vivere esperienze nuove e di sentirmi al centro di un nuovo movimento».

Non mancano i riferimenti alla tua città in Carpe Diem.
«In Ballo come Celentano ho deciso di rendere omaggio ad un mito in maniera leggera e divertente, raccontando del rapporto particolare di una giovane coppia, mentre La mia città è una dedica nei confronti di Milano e allo stesso tempo di una persona amata».

Cosa ti auguri per il futuro?
«Di continuare a servirmi della musica per fare un passo avanti, portando me stesso e la voglia di non accontentarsi mai».

Un appello ai milanesi?
«Sono sicuro che torneremo ad essere forti come prima. I milanesi sono nati resilienti. La supereremo senza dubbio con la forza di volontà che ci contraddistingue, da sempre».

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