Francesco Gabbani, non solo Sanremo: «Milano, non smetti mai di dare»

Dopo Sanremo, ritroviamo Francesco Gabbani: «Il pubblico regala un senso a quello che faccio, ho scelto di mostrare il me più nascosto»

Tre Sanremo, due primi posti, ora una medaglia d’argento. Francesco Gabbani è Sanremo e, forse, Sanremo è un po’ Francesco Gabbani visto che dimostra sempre di apprezzare la sua produzione. Che pur ha subìto una virata importante, dai tempi della scimmia di Occidentali’s Karma a Viceversa, fuori a San Valentino.

 

Francesco Gabbani, l’intervista

Ti sei ripreso dalla settimana di Sanremo?
«Sì, piano piano. È stata una settimana ad alti ritmi, credevo di arrivarci preparato avendone già fatti due. In realtà è sempre incredibilmente provante e stancante. È una stanchezza positiva, non mi voglio lamentare».

Ora c’è Viceversa, che segnerà questo tuo 2020.
«Sì, lo sta già facendo. Anche dopo la pubblicazione dell’album c’è stata una risposta che sinceramente non mi aspettavo. Devo dire che già con la canzone dal Festival, il pubblico sta rispondendo in maniera affettuosa. Questo regala un senso a quello che faccio».

Amen e Occidentali’s Karma hanno un filo, poi arriva Viceversa.
«Prima di Viceversa non ho avuto l’occasione di mostrare questo mio modo di fare musica. Tornare al Festival con questo brano mi ha permesso di mostrare un’altra parte che è sempre esistita, ma che il grande pubblico non aveva ancora carpito. I fan lo sapevano già, ma quel tipo di pubblico non lo sapeva».

Quindi non sei cambiato.
«No, ho scelto di mostrare un’altra mia parte che era rimasta nascosta. Continuo ad essere quello che sono, faccio musica partendo da un’analisi personale. Ho cercato di realizzare quest’album prendendomi tutto il tempo necessario, a distanza di tre anni da quello precedente».

Francesco Gabbani e Milano

Milano cosa rappresenta per te, oggi?
«Questa città ha sempre rappresentato il luogo dell’opportunità per iniziare a veicolare quello che faccio, perché è il centro nevralgico della discografia. È una città che in realtà mi continua a dare un sacco di soddisfazioni, ho tanti bei ricordi legati a questo posto. Fare i concerti a Milano, anche in piazza Duomo, regala delle emozioni pazzesche. È una città che non smette mai di dare».

Il tuo posto preferito?
«Capita raramente che io stacchi completamente la testa, ma il posto più bello è la zona dei Navigli. Ci sono delle zone a Milano che sono fantastiche».

francesco gabbani
francesco gabbani