#Sipario: da “Il Generale” di Aldrovandi a “Io ero io”

il generale di aldrovandi
il generale di aldrovandi

Nella nostra rubrica #Sipario gli appuntamenti a teatro della settimana a Milano, da “Il Generale” di Aldrovandi a “Io ero io” di Marco Di Stefano.

Una guerra da perdere
Il generale
La rassegna Nuove Storie. Potere Politica Passione si conclude al Teatro Elfo Puccini con Il generale di Emanuele Aldrovandi, testo Premio Fersen alla drammaturgia 2013, diretto da Ciro Masella. Al centro della vicenda, un generale alle prese con il suo lavoro: una guerra e gli ordini per condurla. Sotto di lui, un tenente il cui dovere è rispettare alla lettera le volontà del suo superiore. Senza discutere. Sono proprio gli ordini a creare i principali problemi: regalare i carri armati alle truppe nemiche, piazzare mine “un po’ là e un po’ qua”, tenere scoperta la guardia notturna e altre assurde trovate che mandano inevitabilmente al macello i soldati. L’obiettivo del generale è dunque ben diverso dal vincere la guerra. Ciro Masella, Michele Di Giacomo e Marzia Gallo realizzano la messa in scena dissacrante, ironica e grottesca di una personalità completamente liquida, che rappresenta un’idea distorta, un pensiero bislacco che si autoalimenta. E che vince anche quando perde.
Da stasera a venerdì alle 19.30
Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires 33, Milano
Biglietti: 16,50 euro su elfo.org

Teddy Boys milanesi
La nebbiosa
Dopo aver girato l’Italia in tournée, La nebbiosa torna a casa ed è ospite della rassegna Estate Sforzesca in corso nel suggestivo Cortile delle Armi del Castello Sforzesco. Un noir violento e disperato scritto dal regista Paolo Trotti e dall’attore Stefano Annoni, tratto dall’omonima sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini. Ambientazione cupa in una Milano nebbiosa con al centro del racconto i Teddy Boys che inseguono una bella vita che non arriverà mai; rubano, picchiano, amano, frequentano i night club e proprio dal night parte lo spettacolo frammentato in episodi, come è frammentata Milano e il suo hinterland. «È stato molto bello vedere un altro sguardo su questa Milano di fine anni ’50 che aveva velleità di diventare una metropoli internazionale – spiega Paolo Trotti –. È una Milano appunto nebbiosa e tutto si muove in queste periferie ormai diventate metanopoli, luoghi al limite di questa città che stava costruendo se stessa». Sul palco insieme a Stefano Annoni troviamo Diego Paul Galtieri.
Giovedi alle 21.30
Castello Sforzesco
Piazza Castello, Milano
Biglietti: 10 euro su linguaggicreativi.it

Incontro con l’Assurdo
Una notte sbagliata
Un altro grande nome fa visita al Festival Da vicino nessuno è normale. Si tratta di Marco Baliani che porta Una notte sbagliata sul palco del Teatro LaCucina. L’ex ospedale psichiatrico di via Ippocrate risulta essere l’ambientazione ideale per raccontare la storia di Tano che, uscendo di casa per fare una passeggiata col cane, finisce per incontrare l’Assurdo e l’atrocità del caso. In questo spettacolo, diretto da Maria Maglietta e prodotto da Marche Teatro, l’attore piemontese mette nuovamente in mostra le sue straordinarie doti di narratore. Un lavoro che lo stesso Baliani ama chiamare teatro di post-narrazione. Una narrazione dove il linguaggio orale del racconto non riesce più a dispiegarsi in modo lineare, ma si frantuma, produce loop verbali in cui il Tempo oscilla: flussi di parole che prendono strade divaricanti e cercano di circoscrivere l’accadimento di quella “notte sbagliata”. Ideale per chi vuole lasciarsi incantare dalla voce di un grande storyteller.
Sabato e domenica alle 21.45
Teatro LaCucina
Via Ippocrate 45, Milano
Biglietti: da 15 euro
Prenotazione obbligatoria: olinda@olinda.org

Un’identità riconquistata
Io ero io
In occasione della Giornata internazionale per le vittime di tortura al Teatro Franco Parenti va in scena Io ero io, un progetto che vede la partecipazione di 15 rifugiati, 6 drammaturghi, 2 registi, 4 attori, 2 operatori sociali, guidati nel percorso teatrale da trainer (artisti a loro volta migranti). Marco Di Stefano cura invece il laboratorio teatrale con lo scopo quest’anno di affiancare la ricchezza espressiva del teatro alle terapie convenzionali offerte ai migranti vittime di torture e traumi estremi in carico al servizio di etnopsichiatria. Un testo nato dalle improvvisazioni dei partecipanti al laboratorio di teatro che ha come tema la riconquista della propria identità. Il protagonista si sveglia in un luogo che non riconosce e ha in mano un oggetto di cui non sa né l’origine né il senso. Inizia così un viaggio, accompagnato da un personaggio creato dalla sua fantasia, e attraverso i più svariati e anche divertenti incontri arriva a ricomporre i frammenti della sua storia e a ritrovare la sua identità.
Mercoledì alle 21.00
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo 14, Milano
Ingresso libero
Prenotazione obbligatoria: 02.86.46.08.49


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